mercoledì,Aprile 30 2025

Denis Nesci in Commissione IMCO: «Necessaria una revisione della Direttiva UE sui pacchetti di viaggio per tutelare le PMI»

L’eurodeputato evidenzia i rischi della proposta attuale per il settore turistico e chiede un intervento per bilanciare la tutela dei consumatori con le esigenze delle imprese

Denis Nesci in Commissione IMCO: «Necessaria una revisione della Direttiva UE sui pacchetti di viaggio per tutelare le PMI»

Oggi, durante la discussione in Commissione IMCO sulla Direttiva UE 2015/2302, relativa ai pacchetti di viaggio, l’eurodeputato Denis Nesci ha espresso forti preoccupazioni riguardo all’impatto della proposta di revisione sul settore turistico, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese (PMI).

«Seppur la tutela dei consumatori sia fondamentale, una normativa eccessivamente onerosa potrebbe danneggiare l’intero ecosistema turistico», ha dichiarato Nesci. «Le misure proposte, come i limiti rigidi sugli acconti e i saldi dei pacchetti, ostacolano la pianificazione degli investimenti da parte delle imprese e compromettono la loro competitività».

L’eurodeputato ha sottolineato come l’introduzione di un tetto massimo del 25% sugli acconti e il divieto di saldo prima dei 28 giorni dall’inizio del viaggio rischi di mettere in difficoltà gli operatori turistici. «Queste restrizioni impediscono alle imprese di pianificare investimenti e acquisti, limitando la loro capacità operativa e la possibilità di offrire pacchetti viaggio a prezzi competitivi».

Altro punto critico riguarda il “trusted account”, un meccanismo che, secondo Nesci, impone costi burocratici insostenibili per le PMI. Inoltre, ha espresso preoccupazione per il trasferimento dei voucher, che potrebbe facilitare attività illecite come il riciclaggio di denaro. «Il rapporto tra operatori turistici e clienti si basa sulla fiducia», ha evidenziato, «e il turismo deve essere protetto».

La normativa, ampliando le cause di recesso per includere circostanze soggettive, introduce incertezze e squilibri per gli operatori. «Queste regole, ispirate a eventi straordinari, non rispecchiano la gestione ordinaria del settore», ha spiegato, sottolineando che l’inasprimento delle sanzioni e le scadenze più rigide per i reclami potrebbero penalizzare un comparto già in difficoltà.

Concludendo il suo intervento, Nesci ha auspicato un lavoro congiunto per trovare una soluzione che protegga i consumatori senza compromettere il futuro del settore turistico europeo. «Una normativa giusta ed equilibrata è essenziale per la crescita e la sostenibilità del settore», ha affermato.

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