Riace, torna in Consiglio comunale la decadenza di Lucano
Stasera la seduta dopo il rinvio votato dalla maggioranza che ha chiesto approfondimenti al Viminale. L’opposizione non ci sarà: «Siano rispettate le leggi dello Stato»

Dopo il nulla di fatto di qualche giorno fa torna a riunirsi questa sera alle 19 a Riace il consiglio comunale di Riace, chiamato a prendere atto di richiesta della Prefettura, della decadenza del sindaco Mimmo Lucano. Nel corso dell’ultima seduta infatti l’assise ha deciso di rinviare la discussione sulla decadenza del primo cittadino e sulla sentenza definitiva della Corte di Cassazione che ha reso inappellabile la condanna definitiva a 18 mesi per falso ideologico che ha comportato la sua incandidabilità, chiedendo ulteriori approfondimenti al Viminale. «La funzione del Consiglio comunale – aveva espresso il presidente del civico consesso Michela Franco – non è di prendere atto della decadenza, ma di deliberare sull’eventuale decadenza del sindaco con appropriata motivazione».
Intanto i consiglieri di minoranza Antonio Trifoli, Franco Salerno e Salvatore Certomà hanno comunicato la loro decisione di non partecipare alla seduta consiliare. L’opposizione ritiene che «Discutere nuovamente della presa d’atto della decadenza del sindaco sia inutile, fuori tempo e una vera e propria “sfida” da parte della maggioranza che amministra il Comune di Riace alla Prefettura di Reggio Calabria, che ha già avviato l’iter necessario per il rispetto delle normative». Per tali ragioni, i consiglieri si asterranno dalla partecipazione alla seduta consiliare «Ritenendo che non vi siano ulteriori motivi per una discussione su tale questione». Essi sono fermamente convinti «Che le leggi dello Stato debbano essere sempre rispettate, anche quando non siano condivise o gradite».
Ad ogni buon conto stasera il dibattito non potrà subire ulteriori slittamenti. A quanto si apprende la maggioranza è intenzionata a riconfermare la fiducia al primo cittadino riacese, che potrebbe non esserci per non influenzare il voto. A quel punto la Prefettura promuoverà l’azione popolare volta a prendere atto della decadenza del sindaco facendo leva sull’articolo 70 del Tuel, secondo cui la decadenza può essere promossa da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile, anche dal Prefetto.
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