giovedì,Giugno 19 2025

Ponte sullo Stretto, Falcomatà: «Senza condivisione, pronti alla mobilitazione»

Il sindaco di Reggio Calabria alla convention “Una questione di buon senso” a Villa San Giovanni: «Territori esclusi, fondi sottratti, opere più urgenti dimenticate»

Ponte sullo Stretto, Falcomatà: «Senza condivisione, pronti alla mobilitazione»

«Il mio approccio sulla questione Ponte è profondamente cambiato da quando abbiamo capito che i nostri territori, pur essendo direttamente interessati da quest’opera, non sarebbero stati istituzionalmente coinvolti». Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo alla convention Una questione di buon senso, promossa da diverse associazioni ambientaliste a Villa San Giovanni. All’incontro hanno partecipato docenti universitari, esperti, sindacalisti e rappresentanti del mondo politico.

«Il protagonismo delle comunità che rappresentiamo è necessario – ha spiegato – per comprendere un’infrastruttura destinata a cambiare la mobilità urbana e la fisionomia paesaggistica dello Stretto. Siamo costretti a difendere le nostre prerogative, dopo le prescrizioni stringenti che il Ministero dell’Ambiente ha restituito al progetto nelle procedure di VIA e VAS».

Il sindaco ha poi denunciato la “spoliazione” dei Fondi di Coesione, definiti «risorse indispensabili alla sopravvivenza degli enti locali», che da aggiuntive sono diventate sostitutive: «Ora rischiano di essere prosciugate da un’opera che manca puntualmente l’appuntamento con la storia. Ogni dieci anni si riattiva la macchina organizzativa del Ponte, tra annunci e promesse infondate: farci credere che il Ponte risolverà i problemi dei trasporti al Sud è una forzatura. La verità è un’altra: non si investe sull’Alta Velocità, sull’Alta Capacità, sulla Statale 106. Queste sì sono opere irrinunciabili per rendere competitivi i nostri territori».

«Non è una battaglia ideologica – ha concluso Falcomatà – ma una presa di posizione nell’interesse esclusivo delle comunità. Se il Governo non attiverà un percorso condiviso, la mobilitazione sarà inevitabile, insieme ad associazioni, movimenti civici e forze politiche che vogliono opporsi a questa deriva con coraggio e resistenza».

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