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Ponte sullo Stretto, Salvini annuncia un nuovo piano anti-mafia: «Modello Milano-Cortina per contrastare le infiltrazioni»

Il Ministero delle Infrastrutture annuncia un piano rafforzato per la lotta alla criminalità organizzata nei cantieri del Ponte

Ponte sullo Stretto, Salvini annuncia un nuovo piano anti-mafia: «Modello Milano-Cortina per contrastare le infiltrazioni»

Il Ponte sullo Stretto sarà «un modello non solo di ingegneria e coraggio, ma anche di scrupolosa ed efficiente lotta alle mafie». È questa la linea che il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini intende ribadire nell’incontro in programma domani, 19 maggio, al Mit con gli esperti e le realtà istituzionali coinvolte nella realizzazione dell’opera, a partire dal Ministero dell’Interno e dalle sue articolazioni territoriali.

Il piano anti-infiltrazioni, ispirato a quanto già applicato per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, sarà aggiornato e rafforzato per rispondere alla specificità del contesto calabro-siciliano. «Un modello di straordinaria efficacia è già stato sperimentato – fa sapere il Ministero – e sarà applicato anche per il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia, fin dalla prima fase dei lavori».

In particolare, il controllo sarà attivo già durante le operazioni di esproprio, ritenute particolarmente sensibili, che saranno oggetto di un attento monitoraggio da parte delle prefetture competenti. L’incontro di domani servirà a definire nel dettaglio l’architettura del sistema di vigilanza e prevenzione, che vedrà il coinvolgimento di tutti gli organi deputati al contrasto delle organizzazioni criminali.

Il Ponte sullo Stretto, tornato al centro del dibattito politico e infrastrutturale nazionale, resta una delle opere più ambiziose e discusse del Paese. Il governo, attraverso il Mit, punta a rafforzare il messaggio che «la legalità sarà una priorità assoluta, tanto quanto la solidità dell’opera».

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