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Condofuri, la crisi politica è ufficiale: il sindaco Paino azzera la giunta, Latella e Rodà verso un gruppo autonomo

In Consiglio comunale si consuma lo strappo annunciato: l’ex assessore e il consigliere formalizzano la nascita del gruppo autonomo di maggioranza “Futuro Comune – Condofuri 2040”. Il sindaco tenta il reset politico. Ed in una assise di fuoco irrompe anche l'operazione Millennium

Condofuri, la crisi politica è ufficiale: il sindaco Paino azzera la giunta, Latella e Rodà verso un gruppo autonomo

La crisi politica a Condofuri, preannunciata da settimane, è esplosa con la forza di un terremoto all’apertura della seduta consiliare di questa mattina con l’azzeramento della giunta comunale ed il ritiro di tutte le deleghe. Prima ancora che si potessero affrontare i punti all’ordine del giorno, la frattura già visibile dentro la maggioranza si è trasformata in rottura formale, dando il via a una sequenza di dichiarazioni e decisioni che segneranno in modo profondo il prosieguo della consiliatura.

L’operazione Millennium

Una assise di fuoco, che ha visto irrompere nelle comunicazioni iniziali addirittura l’operazione Millennium. A parlare è stato Daniele Latella, fino a ieri assessore e riferimento dell’esecutivo guidato dal sindaco Filippo Paino, che nella stessa indagine risulterebbe indagato, e ci cui ha voluto parlare pubblicamente in consiglio comunale. Un intervento dettato, ha spiegato, da un senso di responsabilità verso la comunità e dalla volontà di evitare ogni forma di ambiguità.

«Ho appreso di essere coinvolto da notizie di stampa – ha dichiarato – ma non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Tengo a chiarire che non ho nulla a che fare con i reati gravi di cui si è parlato, come mafia, traffico di droga o sequestri di persona. Il mio nome compare nel filone relativo alle elezioni regionali del 2020». Latella ha anche rivelato che, a seguito della sua posizione giudiziaria, gli era stato chiesto di fare un passo indietro, dicendo che ha invece preferito affrontare il tema pubblicamente, ribadendo la fiducia nella magistratura e la propria estraneità a qualunque contesto di illegalità. «Nella mia attività politica, professionale e personale non ho mai scelto scorciatoie. Se mi è capitato di avere contatti con persone con precedenti penali, è stato solo nell’esercizio del mio lavoro. Non ho nulla da nascondere». Un passaggio, questo, che ha segnato un confine netto tra vicenda giudiziaria e la scelta politica che si sarebbe concretizzata di lì a breve.

Crisi politica e nuovo gruppo consiliare

Insieme al consigliere Pasquale Rodà, Latella ha infatti ufficializzato l’uscita dalla maggioranza e la nascita del nuovo gruppo consiliare autonomo denominato “Futuro Comune – Condofuri 2040”. Una decisione maturata nel tempo, motivata da un lungo documento letto in aula, in cui si denunciano divergenze insanabili con il sindaco e un clima politico ormai incompatibile con la prosecuzione del mandato in quella cornice. Il documento non lascia spazio a interpretazioni: viene disegnata dalla nuova compagine un’amministrazione spaccata, incapace di rappresentare in modo equilibrato i diversi contributi politici emersi dal voto.

Nel testo si fa riferimento a promesse disattese, a una gestione delle deleghe giudicata sbilanciata e clientelare, all’esclusione di parte della maggioranza dalle scelte più importanti. «La sua amministrazione è sorretta da figli e figliastri, con deleghe assegnate senza alcun rispetto del consenso elettorale e della rappresentanza democratica», si legge nel documento. Rodà e Latella parlano apertamente di «gravi nefandezze» e di un clima di «arroganza» che avrebbe accompagnato le dinamiche interne all’esecutivo. Viene inoltre denunciata la prassi di attribuire responsabilità politiche a funzionari comunali, in assenza di confronto con gli organi eletti.

Nonostante la rottura, i due consiglieri non si dichiarano pregiudizialmente all’opposizione, ma lanciano un segnale forte: potranno valutare un eventuale sostegno alla maggioranza solo nel caso in cui si sottoscriva un accordo politico chiaro, basato su contenuti concreti e tempi certi di realizzazione. In caso contrario, il percorso sarà autonomo e alternativo. La dichiarazione si chiude con l’invito a voltare pagina, mettendo al centro il bene della comunità.

Paino azzera la giunta

La risposta del sindaco Filippo Paino è arrivata nel giro di pochi minuti. Con una comunicazione ufficiale, il primo cittadino ha annunciato l’azzeramento immediato della Giunta e la revoca di tutte le deleghe assegnate ai consiglieri comunali. Un atto formale con cui Paino ha voluto sancire l’inizio di una nuova fase: «Serve un riassetto profondo per ricostruire coesione e rilanciare l’azione amministrativa», si legge nel provvedimento protocollato con data odierna. Si tratta, di fatto, di un reset istituzionale che apre a uno scenario inedito, in cui ogni ruolo sarà rimesso in discussione.

Dietro la freddezza degli atti amministrativi si consuma dunque una rottura che non è solo personale, ma profondamente politica. Le parole e i toni usati da Latella e Rodà certificano un malessere coltivato da tempo, che affonda le radici in divergenze emerse già all’indomani delle elezioni. In un nostro recente articolo, pubblicato lo scorso 4 maggio, avevamo già anticipato le crepe all’interno della maggioranza: in quell’occasione, i due consiglieri avevano parlato in un’intervista di «anarchia assoluta» e di «assenza totale di visione politica», preannunciando che, in assenza di un cambio di passo, avrebbero lasciato la coalizione. Oggi, quel momento è arrivato. Le parole di allora suonano oggi come una dichiarazione programmatica, pienamente attuata.

Resta ora da capire come si ricomporrà il quadro politico in seno all’amministrazione condofurese. L’azzeramento della Giunta segna un punto di non ritorno: se il sindaco Paino vorrà ricostruire una nuova maggioranza, dovrà ripartire da un confronto profondo, capace di coinvolgere tutte le anime del Consiglio comunale e aprire un tavolo di confronto. Altrimenti, la consiliatura rischia di trascinarsi tra tensioni permanenti, con un esecutivo indebolito e un Consiglio comunale sempre più diviso. Gli effetti concreti di questa frattura, sia sul piano politico che amministrativo, emergeranno già nei prossimi giorni.

Intanto, in aula si è aperta una nuova fase. L’opposizione osserva, la cittadinanza attende, e il futuro amministrativo di Condofuri si gioca tutto in queste settimane. Si tratta di una fase cruciale, dove ogni scelta peserà non solo sugli assetti politici ma sulla capacità dell’ente di rispondere alle sfide quotidiane e ai bisogni reali della cittadinanza.

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