Zone rurali, approvata al Parlamento Europeo la relazione Nesci: «Un’opportunità storica per i giovani del Sud e della Calabria»
Con 622 voti favorevoli, l’Eurocamera dà il via libera al piano per una coesione mirata. Al centro giovani, infrastrutture, donne, sanità e clima

Dopo l’approvazione unanime in Commissione REGI, oggi 17 giugno 2025 il Parlamento Europeo ha approvato con 622 voti a favore, 24 contrari e 21 astenuti, la relazione dell’eurodeputato Denis Nesci (FdI/ECR), coordinatore del gruppo ECR in REGI, dedicata al rafforzamento delle aree rurali dell’Unione Europea. Il focus è rivolto in particolare alle regioni del Sud e alla Calabria, attraverso una politica di coesione mirata ed efficace.
«La relazione rappresenta un passo decisivo per riportare le nostre aree interne, in particolare quelle del Sud e della Calabria, al centro dell’agenda europea» ha dichiarato Nesci.
«Queste terre ospitano un quarto della popolazione europea e custodiscono il cuore pulsante della nostra identità culturale ed economica. Oggi, più che mai, dobbiamo rispondere alle sfide senza precedenti che queste comunità affrontano, specialmente i nostri giovani calabresi, troppo spesso costretti a cercare altrove il proprio futuro».
Per l’eurodeputato, si tratta di «un cambiamento reale», che apre la strada a «un futuro in cui i giovani del Sud possano scegliere di restare, investire nelle proprie radici e costruire qui la loro vita e i loro sogni».
Un futuro che, secondo Nesci, si costruisce partendo dal presente: «Curare il futuro dei giovani significa anche curarne il presente, potenziando le possibilità di formazione e scolarità per le nuove generazioni».
Tra le priorità individuate nella relazione, figurano:
- la resilienza climatica e la prevenzione dei disastri naturali,
- il completamento delle infrastrutture strategiche, come le dighe del Metramo e del Menta,
- la gestione integrata delle risorse naturali, con particolare attenzione all’acqua.
Centrale anche la valorizzazione del ruolo delle donne nelle aree rurali, da attuare tramite strumenti concreti che ne promuovano la leadership e la partecipazione attiva all’interno delle comunità.
La relazione propone inoltre la creazione e il potenziamento di infopoint territoriali, pensati come fari di supporto e orientamento per cittadini, amministrazioni e imprese locali.
Un’attenzione specifica è infine riservata alla sanità di prossimità, da rafforzare con strumenti finanziari adeguati per superare le carenze strutturali e garantire un servizio efficace e consapevole delle peculiarità territoriali.
«Il lavoro che portiamo avanti nelle commissioni è la forza motrice per trasformare le parole in azioni concrete» ha concluso Nesci.
«Con determinazione, coraggio e visione, continueremo a lavorare da Bruxelles per far arrivare risorse e politiche dove servono davvero. Perché il futuro delle nostre aree interne, soprattutto quelle del Sud e della Calabria, non è solo una sfida, ma un’opportunità storica da cogliere insieme, per un’Europa più forte, più coesa e più giusta».
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