mercoledì,Luglio 9 2025

Farmacia dei servizi, il Pd attacca la Regione: «Grave interruzione, chiediamo chiarimenti»

Il gruppo dem in Consiglio regionale annuncia un’interrogazione: «Colpite le comunità più fragili, disatteso un modello virtuoso di sanità territoriale»

Farmacia dei servizi, il Pd attacca la Regione: «Grave interruzione, chiediamo chiarimenti»

Il gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale esprime «forte preoccupazione» per la decisione, comunicata agli operatori sanitari, di interrompere dal 1° luglio 2025 la sperimentazione della farmacia dei servizi in regime convenzionato per i cittadini esenti.

«Una scelta tanto improvvisa quanto inaccettabile – spiegano i consiglieri dem in una nota – che colpisce duramente le comunità più fragili e rischia di compromettere un modello virtuoso pensato per rafforzare la sanità territoriale, potenziare la prevenzione e ridurre le liste d’attesa».

Il riferimento è al protocollo tra Regione Calabria e Federfarma Calabria, avviato con il Dca n. 189 del 4 luglio 2023, che riconosceva la farmacia dei servizi come un presidio sanitario di prossimità in grado di offrire prestazioni come ECG, holter cardiaco e pressorio, spirometria, e altri esami diagnostici. Un’opportunità concreta per garantire accesso diffuso alle cure, specie nei piccoli comuni e nelle aree interne, dove le farmacie rappresentano spesso l’unico riferimento sanitario disponibile.

«La denuncia ricevuta da un farmacista della provincia di Cosenza – prosegue la nota – evidenzia bene la gravità della situazione: in un paese di mille abitanti, dove la farmacia è rimasto l’unico presidio sanitario, questa decisione si traduce in una vera negazione del diritto alla salute. Per molti, soprattutto anziani e fragili, la possibilità di effettuare esami vicino casa può significare una concreta possibilità di salvezza».

A destare ulteriore sconcerto è la tempistica della comunicazione, arrivata solo il 2 luglio, con effetto retroattivo al 1°, «segno di una gestione improvvisata e poco rispettosa dei cittadini e dei professionisti sanitari coinvolti».

Per il Pd regionale, smantellare la farmacia dei servizi significa «vanificare anni di sperimentazione, alimentare le disuguaglianze e acuire le difficoltà di un territorio che già oggi presenta i peggiori indicatori sanitari nazionali».

Alla luce di quanto accaduto, il gruppo del Pd annuncia un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti alla giunta guidata dal presidente Roberto Occhiuto:
«Vogliamo sapere se vi siano effettivamente motivi legati all’esaurimento dei fondi, come comunicato agli operatori, e se siano state valutate soluzioni alternative per garantire la continuità del servizio».

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