venerdì,Ottobre 4 2024

Reggina: i risultati migliorano, ma la piazza è ancora in stato di agitazione

Stellone ha allontanato i playout. Restano i problemi societari. E ora i tifosi pretendono risposte

Reggina: i risultati migliorano, ma la piazza è ancora in stato di agitazione

La barca va e a qualcuno va bene così. La Reggina ha trovato in Roberto Stellone un condottiero che ha concesso agli amaranto di cancellare i problemi sul versante sportivo. Le cinque vittorie e i due pareggi conquistati dall’allenatore ex Frosinone hanno permesso di tagliare il traguardo dei 40 punti, allontanando lo spettro di un coinvolgimento nella zona playout che, ad un certo punto, non solo era sembrato possibile ma quasi ineluttabile. La partita, ora, si sposta fuori dal campo: i playoff sono di fatto irraggiungibili, anche in virtù del -2 che estenderà ad otto i punti di svantaggio dall’Ascoli ottavo, che deve inoltre giocare stasera contro il Pisa.

Richieste

La Curva Sud nella sfida contro il Perugia si è esposta, con uno striscione eloquente, sul caos che si respira attorno alla Reggina: «Bentornato Presidente, Reggio merita chiarezza». Non siamo al livello della contestazione, ma il tifo organizzato ha chiaramente fatto capire che sono attese delle risposte. In primis su come si svilupperà la pendenza legata ai contributi Inps e alle ritenute Irpef, la cui scadenza è stata mancata lo scorso 16 febbraio e, come vi avevamo scritto nei giorni scorsi, neanche il ritorno all’operatività di Gallo aveva portato ad un saldo immediato della cifra dovuta. Occhio anche agli stipendi del primo bimestre del 2021: oggi scadono i termini dei pagamenti delle mensilità di gennaio e febbraio. Il patron non ha però risposto alla richiesta di una tifoseria che da anni ormai gli mostra non solo rispetto ma amore a quanto pare incondizionato, evitando fino ad ora di fare alcuna uscita pubblica che potesse tranquillizzare una piazza in evidente stato di agitazione.

In tutto questo, poi, si infila l’incresciosa vicenda legata al nuovo addio di Vincenzo Iiriti. La società amaranto si era impegnata a smentire tempestivamente le dimissioni imminenti dell’ormai ex Direttore Generale. Il tutto ha dato vita ad un teatrino oggettivamente poco edificante, che ha visto il club emettere prima un comunicato di negazione e poi di conferma dell’addio di Iiriti nello spazio di undici giorni. Un addio pesante non solo dal punto di vista della diatriba che lo ha preceduto, ma anche amministrativo. Era stato l’ex DG a prendere in carica la pratica della difficile mediazione con la FIGC per scongiurare i due punti di penalizzazione legati alla sopracitata mancata scadenza del 16 febbraio. Una figura che oggi non fa più parte dell’organigramma e che per forza di cose porterà via con se il lavoro fatto insieme all’addio.

Risposte

C’è, poi, qualcosa che evidentemente non sboccia fra la Reggina e i suoi Direttori Generali. Da Antonino Tempestilli ad Andrea Gianni, da Giuseppe Mangiarano a Vincenzo Iiriti. Hanno tutti commesso degli errori, è evidente, ma è altrettanto chiaro che se nessuno di loro ha funzionato (in virtù della brevissima parentesi che li ha visti in riva allo Stretto) un problema c’è, se non altro quantomeno di capacità di scelta. Ora, peraltro, il club vive giorni e settimane cruciali in cui una casella vacante così importante nell’organigramma può pesare tantissimo. L’impressione, in virtù delle situazioni analizzate fin qui, è che si navighi a vista ed in un contesto come quello descritto questo può essere molto pericoloso, specie in una piazza calorosa come Reggio Calabria.

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