venerdì,Febbraio 14 2025

Verso Ragusa-Reggina: mister Erra in prima linea per la salvezza: «Siamo giovani, ma pronti a lottare contro ogni avversario»

Il tecnico racconta le difficoltà del campionato e come la squadra stia lavorando per superare ogni ostacolo, a partire dalla Reggina

Verso Ragusa-Reggina: mister Erra in prima linea per la salvezza: «Siamo giovani, ma pronti a lottare contro ogni avversario»

Mister Erra analizza la situazione della squadra e i suoi giovani talenti, preparandosi alla difficile sfida contro la Reggina. Tra alti e bassi, la priorità resta mantenere la Serie D e crescere come gruppo.

Mister, ha avuto un lungo percorso in Serie C con squadre come Catanzaro, Paganese e altre. Cosa l’ha spinta ad accettare il progetto Ragusa?

«Ho fatto sette campionati in Serie C, e tre anni fa sono tornato a Lamezia con l’idea di disputare un campionato di vertice. Quando sono arrivato a Ragusa, mi era stato prospettato un progetto simile, con una squadra competitiva. La partenza è stata tra grandi aspettative, con l’arrivo di giocatori di esperienza, ma purtroppo a novembre la situazione è cambiata. La società ha dovuto rivedere i piani e alcuni giocatori hanno deciso di andare via, portando a un ridimensionamento del progetto. Oggi ci troviamo a lavorare con una squadra giovane, che sta affrontando una Serie D molto difficile. Il nostro obiettivo ora è mantenere la categoria, cercando di dare il massimo nonostante le difficoltà.»

Domenica scorsa contro l’Acireale, il gol subito all’ultimo istante ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Come ha vissuto la sconfitta la squadra durante questa settimana?

«La sconfitta è stata molto dolorosa, soprattutto per come è maturata. Il gol subito su rigore all’ultimo minuto in uno scontro diretto ci ha fatto ripiombare in zona playout, e non potevamo non sentirlo. Abbiamo trascorso un paio di giorni con grande malumore, ma è naturale in queste circostanze. Ora dobbiamo concentrarci sulla partita successiva, che sarà ancora più difficile, contro una delle squadre più forti del campionato. Abbiamo analizzato gli errori, ma anche gli aspetti positivi che i ragazzi stanno mettendo in campo e dobbiamo continuare su questa strada, purtroppo pagando a caro prezzo alcuni errori.»

Un giudizio sul campionato finora disputato dal Ragusa: quali sono le sue principali impressioni?

«Come accennavo prima, siamo partiti con ambizioni diverse, ma il progetto è stato ridimensionato. Ora ci concentriamo esclusivamente sulla salvezza, e lo facciamo con tanti giovani, mediamente schierando cinque o sei under ogni partita. Siamo una delle squadre più giovani del campionato, e i ragazzi stanno dimostrando grande carattere. Il girone di ritorno sarà sicuramente difficile, lo sappiamo, ma siamo preparati a lottare. Non ci abbatteremo, anche se i risultati non sono sempre stati positivi. Le sconfitte dolorose fanno parte del percorso, ma dobbiamo continuare a crescere.»

La squadra ha sempre dimostrato di potersela giocare con tutti, ma manca forse un po’ di concentrazione per tutta la partita. Come pensa di risolvere questo aspetto?

«Più che concentrazione, credo che manchi un po’ la lettura dei momenti chiave. I ragazzi sono giovani e a volte non riescono a gestire certe situazioni come una squadra più esperta. Come è successo contro l’Acireale, abbiamo preso un gol al 96’ dopo aver pareggiato al 90’. La lettura del momento è fondamentale: dobbiamo imparare a essere più lucidi nei momenti cruciali, evitando di commettere errori che poi paghiamo a caro prezzo. Il ritmo e l’intensità ci sono, ma l’esperienza fa la differenza.»

Domenica arriva la Reggina, una squadra molto in forma e determinata. Che partita si aspetta?

«Sarà una partita molto difficile. La Reggina è in grande forma e ha tanti giocatori di qualità in tutti i reparti. Ma noi non partiamo mai battuti: sappiamo che sarà complicato, ma vogliamo fare la nostra partita. All’andata abbiamo disputato una gara di ottimo livello, non meritavamo di perdere, e speriamo di ripeterci anche domenica. La Reggina ha trovato la sua quadratura e una continuità impressionante, ma noi cercheremo di limitare al massimo le loro qualità.»

Molti considerano Ragusa un campo difficile da affrontare. Come intende sfruttare il fattore campo in questa partita?

«Ragusa è un campo complicato per la velocità e la dinamicità del nostro gioco. Siamo una squadra giovane, con un ritmo elevato, e affrontarci non è mai facile. Siamo una squadra fastidiosa per chiunque. Abbiamo dimostrato di poter competere con tutti, come contro il Siracusa, dove purtroppo abbiamo perso nonostante una prestazione convincente. Il nostro campo è un punto di forza e speriamo che possa fare la differenza anche domenica.»

Si aspettava un campionato così equilibrato?

«Sì, quest’anno c’è molto equilibrio, molto più che lo scorso anno, dove alcune squadre erano già praticamente retrocesse dopo il girone d’andata. Oggi è tutto aperto, anche se le favorite come Reggina e Siracusa stanno facendo il loro percorso. Ci sono squadre che stanno mettendo in difficoltà le favorite, come il Sambiase, e questo rende tutto ancora più interessante. In coda c’è una bagarre incredibile: con un gol in più o in meno, la situazione cambia radicalmente.»

Contro una Reggina così in forma, cosa servirà al Ragusa per ottenere un risultato positivo e quale messaggio darà ai suoi ragazzi prima della partita?

«Servirà commettere il minor numero possibile di errori, anche se sappiamo che non è mai facile. Dobbiamo sfruttare ogni occasione che la Reggina ci concederà. La nostra forza sta nel non dare loro troppo spazio, visto che hanno giocatori rapidi e di qualità, capaci di colpire in contropiede. La concentrazione sarà cruciale. Vogliamo fare la partita perfetta e mettere in difficoltà una squadra che ha tutte le carte in regola per vincere.»

Ha avuto modo di guardare qualche partita della Reggina? Che ne pensa del suo amico Trocini?

«Bruno è un amico di lunga data, ci conosciamo da anni e ci siamo sfidati in Serie C. Mi farà piacere rivederlo, è un grande allenatore, ma soprattutto una persona fantastica. Lo stimo molto sia come professionista che come uomo. È un piacere affrontarlo, ma domenica saremo avversari, e ovviamente cercheremo di fare del nostro meglio.»

Dopo la Reggina, ci sarà il Licata. Crede che quella sarà la sfida decisiva per la salvezza del Ragusa?

«Non solo il Licata, ma anche altre partite contro squadre del nostro livello come Enna e Paternò saranno cruciali. Quei match, insieme a diversi scontri diretti, sono quelli che dovremo vincere per cercare di salvarci. Ogni partita è fondamentale, ma sappiamo che la salvezza dipende molto da come giocheremo contro le squadre che lottano con noi per la permanenza in categoria.»

Chi è l’uomo Erra, le sue ambizioni, i suoi sogni, il suo futuro?

«Sono una persona che cerca di dare il massimo ogni giorno, sia come allenatore che come uomo. Il mio obiettivo ora è portare a termine questa stagione con tanti giovani, e se riusciremo a mantenerci in Serie D sarà una grande impresa. Per quanto riguarda il futuro, non so ancora cosa riserverà. Ho fatto sette campionati in Serie C e credo di averli affrontati in modo dignitoso, ma ora il mio focus è sul presente. A fine campionato vedremo cosa succederà.»

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