lunedì,Maggio 12 2025

CHIEDIMI AIUTO | Allarme in crescita: adolescenti che fanno sesso in cambio di ricariche telefoniche

Si parte dall’approccio sui social per poi manipolare le giovani vittime per guadagnarsi la loro fiducia. Promesse e regali prima di arrivare alle richieste di foto e prestazioni. Ecco come proteggere le giovani adolescenti

CHIEDIMI AIUTO | Allarme in crescita: adolescenti che fanno sesso in cambio di ricariche telefoniche

di Antonella VotanoAdolescenza fragile, confini sempre più sfumati tra gioco e rischio, tra trasgressione e pericolo. Fenomeni che raramente emergono nelle cronache ufficiali, ma che rappresentano segnali preoccupanti di un malessere più profondo.

Tante storie tristi mi hanno visto impegnata in questi anni di lavoro nel sociale, storie di ragazzine adolescenti che si prostituiscono in cambio di ricariche telefoniche, che mettono in mostra il loro corpo, vendendo foto per pochi spiccioli e vivendolo da vicino giorno dopo giorno per più di 10 anni, posso asserire che il fenomeno esiste e dilaga sempre di più! A preoccupare è anche la scarsa consapevolezza da parte delle giovani coinvolte, ma soprattutto delle famiglie, all’oscuro di tutto.

Non si tratta di un fenomeno legato a specifici contesti sociali, anzi è trasversale e coinvolge anche ragazze provenienti da famiglie benestanti.

Il contatto con i possibili clienti spesso avviene tramite Internet e i social. La verità allarmante è che molti ragazzi gestiscono i social senza la consapevolezza della potenza che possono avere sulla loro vita affettiva e relazionale. I genitori devono vigilare, soprattutto se i figli sono piccoli. Nello specifico, all’interno del contesto scolastico dove insegno, S., una ragazzina di appena 16 anni è rimasta vittima di una situazione raccapricciante. S. infatti è stata avvicinata tramite Facebook da una persona adulta che si è finta coetanea per riuscire ad approcciarsi con più facilità.

Il contatto è avvenuto per svariato tempo solo attraverso l’uso del pc per poi arrivare al primo appuntamento. Il coetaneo aveva invece una trentina d’anni ed una volta acquisita la fiducia di S. , ha iniziato ad elargire regalini, ricariche telefoniche e piccole ricompense in cambio di immagini succinte ed attenzioni.

L’allarme è scattato quando S. di famiglia molto umile ha iniziato ad indossare indumenti ed accessori costosi, solo l’attenzione di insegnanti ha fatto scattare l’allarme ed ha permesso di avvisare la famiglia che ha subito reso consapevole la figlia del raggiro nel quale era “caduta”. Ancora una volta la richiesta d’aiuto è stata fondamentale per interrompere un circolo vizioso, una spirale pericolosa che vede nei più giovani delle vittime potenziali.

Serve quindi un cambio di passo, serve ascolto attivo, rieducazione all’affettività! Parlare con i ragazzi, ascoltarli, educarli all’affettività. Si dipana l’urgenza di un reale supporto alle famiglie, che troppo spesso restano sole. I genitori non sono assenti, ma spesso impreparati a cogliere i segnali. I giovani sono sfuggenti per natura, per questo serve una rete educativa reale sul territorio!

Articoli correlati

top