NON C’E’ NENTI | Reggio scalda i motori dell’arte e si accende con un weekend a pieno volume
La rubrica Non c’è nenti de ilReggino.it torna a raccontare il fine settimana con una scaletta che non lascia tregua: concerti, teatro, elettronica, vino, parole, vibrazioni che si rincorrono tra un palco e un bicchiere

Concerti dal vivo, tramonti elettronici, teatro civile, karaoke di quartiere e feste che si accendono sulle terrazze. Anche questo fine settimana ilReggino.it ti accompagna in giro con la rubrica Non c’è nenti, per non perdere nemmeno un appuntamento tra Reggio e dintorni. Dal giovedì alla domenica, ogni angolo della città prende voce: nei club, nei locali, nei boschi e sulle scene. Una guida a ciò che c’è, per chi ha voglia di ascoltare, ballare, osservare o semplicemente esserci.
Il via si dà giovedì, con un trittico che ormai ha trovato il suo pubblico. Al Malavenda Café risuonano gli accordi gipsy del Le Roi Manouche Quartet, quattro musicisti e un viaggio tra swing e radici manouche che parte alle 21:30. Qualche metro più in là, l’Interzone apre il microfono con il karaoke night, la serata dove chiunque può diventare voce, fronte palco, dentro il club. Intanto, alla periferia elegante, l’Oasi Castello tira su l’impianto per il suo karaoke fisso del giovedì, appuntamento informale ormai entrato nel calendario stabile. Per chi vuole solo rilassarsi, un cocktail al Paloma Day da Radici, mentre la città scivola nella notte.
Venerdì 23 maggio si comincia a fare sul serio. All’Interzone esplode BOUNCE – Freestyle Night, la jam urbana più autentica della settimana: battle 1vs1, rime libere, Winston in hosting e DJ SXMX in cabina. Al Birri Basta si suona invece con OrmaSonora, band che mescola groove e impatto visivo tra luci e strumenti. Chi cerca onde più calme può buttarsi da Radici dove parte il set di COT, mentre al Clubbino Bistrot torna Mario Ferrara con la sua voce calda e chitarra, in equilibrio tra cantautorato e blues.
Il sabato è la giornata che spariglia le carte. A Cannitello, sullo stretto, il terrazzo di Calaviola Maison Méditerranée ospita uno di quegli eventi che si raccontano il lunedì: Brunch to Sunset. Si parte alle 13 con brunch su prenotazione, si continua dalle 16 con i set di Joshua Giglio, Carletto Lenny e Tropiano, e si finisce con la luce del giorno che sfuma in bassi profondi. A Reggio, al Club Undead, si torna all’analogico con Mister Stereo8, e all’Interzone la notte diventa noise con il live di Zhed da Chiasso, seguito dalle selezioni crude e raffinate di Ganjoe. Ancora Cavallari ai piatti da Radici, mentre al Clubbino si prende il palco L’Officina del Rumore, ironia e rock per chi ama spettacoli con le spine.
Ma non è tutto musica. Per chi ha voglia di teatro, domenica 25 si alza il sipario su «Uccelli o della città sognata», un adattamento libero e urgente da Aristofane, che parla di utopia, volo e costruzione collettiva. Per gli amanti del silenzio e del verde, invece, c’è la giornata nazionale della biodiversità. Il Reparto Carabinieri Biodiversità apre le porte della Foresta Demaniale Alto Aspromonte con l’iniziativa RiservAmica 2025, un’occasione rara per camminare tra faggete vetuste e radure protette, alla presenza del Vescovo Oliva e del Generale Mostacchi.
La domenica chiude col botto. A Punta Pellaro, torna Giorni Stupidi, il party senza etichette del Free Spirits. Dalle 18 fino a mezzanotte si balla davanti al mare, tra i set di Ciccio Cavallari, Grooze e Cristian Artuso. Mentre l’Oasi si accende tra musica, luci al tramonto e vibrazioni giuste, con i nostri amici di SocioCrew e il format “Melanina”, pronti a ballare e chiudere il weekend in bellezza. Chi resta in città può scegliere tra l’aperitivo con musica italiana da Radici, o l’eleganza jazz del Jazz Quartet che sale sul palco del Clubbino alle 22:05.
Il calendario è fitto, i suoni diversi, i luoghi aperti. Che si cerchi ritmo o silenzio, socialità o riflessione, a Reggio questo fine settimana c’è modo di stare al centro delle cose. La rubrica Non c’è nenti è qui per questo: per segnalare, suggerire, restituire un panorama. Sta a te scegliere dove muoverti.
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