Nomine Csm, il caso del reggino Valentino blocca i piani della Meloni
Le inchieste giudiziarie calabresi continuano a creare problemi alla premier
Passo falso sulla nomina dei membri laici del Consiglio superiore della magistratura. Le inchieste giudiziarie calabresi continuano a creare problemi alla premier Giorgia Meloni e al suo partito, Fratelli d’Italia.
Dopo aver esultato per la cattura del superboss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, latitante da trent’anni, martedì il primo partito italiano ha dovuto fare i conti con i risvolti di Gotha, l’indagine sulla presunta cupola della ‘ndrangheta di Reggio Calabria. CONTINUA A LEGGERE SU LAC