lunedì,Dicembre 9 2024

Che fa Scopelliti? I tempi sono maturi e l’ex sindaco manda messaggi al centrodestra

Presentando il suo libro insieme a Cateno De Luca il già Presidente della Regione non ha risparmiato critiche al sistema partitico puntando sulla classe dirigente. «Non sarò presente all’inaugurazione della Gallico-Gambarie»

Che fa Scopelliti? I tempi sono maturi e l’ex sindaco manda messaggi al centrodestra

Non è mai banale andare ad ascoltare una delle miriadi di presentazioni del libro “Io sono libero” di Giuseppe Scopelliti che, ormai da parecchio tempo, racconta la sua verità sui fatti che lo hanno visto scontare una pena che lo ha segnato al punto da diventare una sorta di testimonial di quella “giustizia giusta” che va invocando.

Una richiesta, postuma, che diventa ancora più roboante quando si leggono le pagine di una detenzione ritenuta ingiusta, perché la pena lui l’ha scontata veramente, ed oggi sente la necessità che, dice lui, «forse non viene interpretata in maniera autentica e perfetta» perché magari ognuno poi la declina come ritiene di «raccontare tante verità nascoste, occultate, che la gente deve sapere, perché la storia di Reggio Calabria, la nostra storia, anche quella personale, va riscritta e la gente vuole conoscere ancora di più le pagine tristi che questa città ha subito e ha vissuto».

Per Scopelliti si tratta di una ferita ancora sanguinante. Accetta di affrontare a viso aperto le domande del collega Pasquale Romano che per lui e per Cateno ha preparato una risma di appunti. Ma se gli si domanda dello scioglimento e del dibattito in corso, per lui la risposta è sempre la stessa: «Lo scioglimento è stato un atto politico di uno stato patrigno che ha voluto decisamente uccidere una città che era diventata città metropolitana, grazie a una classe dirigente autorevole forte credibile seria onesta…», insomma «un fallimento».

Niente di nuovo si potrebbe dire. Scopelliti invece aggiunge ad ogni tappa un altro pezzo della sua verità, rimanendo però sempre abbottonato rispetto a quello che farà nell’immediato futuro.

D’altra parte le elezioni per il rinnovo degli organi di palazzo San Giorgio sono ormai dietro l’angolo. Le coalizioni stanno facendo i primi passi, ancora in ordine sparso. Nel centrosinistra, a chiedere di cominciare a pensare al futuro è stata Sinistra Italiana, col Pd che dovrà capire ancora come muoversi.

Come sempre gli aspiranti sindaci non mancano, anche tra le fila di quella società civile che sogna di scavalcare i partiti.

Il centrodestra invece continua a strutturarsi e ad allargare la coalizione, anche con l’ingresso del figliol prodigo Massimo Ripepi, che con Rivoluzione Rheggio, federata ad Alternativa Popolare, è rientrato nei ranghi. Il deus ex machina rimane il deputato e coordinatore regionale azzurro Francesco Cannizzaro, che va col vento in poppa ormai da un po’. Tutti sanno che l’indicazione del sindaco spetterà a quelli di Forza Italia, ed i messaggi lanciati da Scopelliti sembrano proprio rivolti a lui.

L’ex sindaco ha sostenuto la bontà del suo “Modello Reggio” che si starebbe rivelando proprio ora, su quella che considera una «città in macerie». La chiave per quantomeno aprire un dibattito nel centrodestra è la qualità della classe dirigente. Scopelliti la invoca, ricordando le nomine dei suoi otto dirigenti esterni, e manda un primo messaggio: «Il politico non è un tuttofare e questo elemento deve essere recuperato in questa parte di territorio – argomenta Scopelliti – perché chiunque sarà indicato sindaco per il centrodestra si troverà questa barriera di una classe dirigente e burocratica che non gli appartiene e che non lo sente proprio».

Insomma l’uomo solo al comando non paga, e siccome la stagione, sulla carta, si annuncia favorevole al centrodestra, bisogna attingere dalla «vecchia politica fatta di etica, di morale, impegno e passione e non di interesse personale».

Valori e principi che Scopelliti non ritrova più. E non sarà forse un caso se non sarà presente all’inaugurazione della Gallico-Gambarie prevista nel prossimo week-end. «Non sono stato invitato. Al momento – chiarisce facendo spallucce – non sono stato invitato, ma sicuramente non sarò presente».

A quanto pare i tempi sono maturi per Scopelliti e per un suo coinvolgimento anche indiretto: «Non mi sottrarrò se sarò chiamato a contribuire a questa stagione». Più chiaro di così…

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