mercoledì,Aprile 24 2024

Covid, arriva la mascherina ultraleggera che può essere utilizzata in palestra

Tutta made in Italy, è sviluppata e prodotta da New Euroart di Grumo Appula (Bari) in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari

Covid, arriva la mascherina ultraleggera che può essere utilizzata in palestra

La nuova frontiera delle mascherine per proteggersi dall’infezione da Covid-19 è tutta italiana e si chiama Lala Mask – acronimo di leggerezza, aria, longevità e ambiente – dal cognome dell’ingegnere meccanico che l’ha inventata. La mascherina made in Italy, sviluppata e prodotta da New Euroart di Grumo Appula (Bari) in collaborazione con il dipartimento di Ingegneria meccanica, Matematica e Management del Politecnico di Bari, facilita la respirazione come una mascherina chirurgica e protegge dagli agenti infettivi non solo chi la indossa ma anche chi gli sta accanto, in più è ecosostenibile e molto più leggera delle maschere semifacciali attualmente in commercio (50 grammi contro i circa 300).

«Certificata a oggi come dispositivo medico di classe I tipo II – ha spiegato il suo ideatore Mattia Lala, responsabile del settore ricerca e sviluppo di New Euroart e Tecnomec Engineering – è composta da un corpo in bi-materia, plastica rigida e gomma, utilizzabile a vita, in quanto lavabile con acqua e sapone o alcol, che garantisce una completa aderenza al volto, e una protezione totale in entrata e uscita, con un filtro sostituibile a efficienza di filtrazione batterica (BFE) della durata di quattro-sei ore. I materiali di cui è costituita sono stati ricercati in modo da essere non solo ipoallergenici e biomedicali, ma anche in grado di far sì che la maschera nella sua totalità sia leggera e comoda, a partire dall’abbattimento della difficoltà respiratoria, per un uso continuativo».

Mattia Lala spiega poi che la Lala Mask, nasce per garantire protezione agli operatori sanitari, ma «è adatta anche alle attività sportive di mediobassa intensità cardiovascolare, tanto che potrebbe essere molto utile per mettere in sicurezza le palestre tanto penalizzate durante la pandemia». La maschera è in continua evoluzione, infatti è in corso lo studio di un filtro antiparticolato (PFE), per proteggersi dalle polveri sottili, che porterebbe la mascherina a essere certificata anche come dispositivo di protezione individuale.

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