venerdì,Aprile 19 2024

Coronavirus, un esame cardiaco può individuare i pazienti a rischio

Da alcuni studi è emerso che il tracciato dell’elettrocardiogramma si modifica in media circa due giorni prima che il paziente si aggravi. I risultati sono stati pubblicati sull’American Journal of Cardilogy

Coronavirus, un esame cardiaco può individuare i pazienti a rischio

Attraverso un semplice elettrocardiogramma è possibile individuare quali pazienti già ricoverati per Covid rischiano di aggravarsi anche con esiti fatali. Secondo quanto riportato da Repubblica, ciò è emerso da uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology e condotto su 140 pazienti ospedalizzati per Covid. L’elettrocardiogramma effettuato ai pazienti nel momento del ricovero è stato confrontato con un tracciato precedente all’infezione e poi con un Ecg eseguito nel corso del ricovero. Da questa comparazione è emerso quindi che, il tracciato si modifica in media circa due giorni prima che il paziente si aggravi.

Il coordinatore del lavoro Joshua Lampert, del The Mount Sinai Hospital, ha spiegato che «il nostro studio mostra che un restringimento delle onde del tracciato dell’elettrocardiogramma durante il Covid-19 può essere uno strumento importante per i medici, consentendo di anticipare cambiamenti clinici e quindi di intervenire più rapidamente. L’Ecg potrebbe essere utile da usare negli ospedali prima che le condizioni dei pazienti peggiorino. Questo è particolarmente utile in caso di saturazione delle strutture, perché un Ecg, a differenza degli esami del sangue, dà un responso immediato e può essere eseguito da tutto il personale sanitario».

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