mercoledì,Luglio 9 2025

“Il cuore non mente”, A Villa San Giovanni una piazza piena per parlare di salute, ricerca e prevenzione

Giacobbo: «Un incontro per chi ha cuore e cervello. Cioè per tutti»

“Il cuore non mente”, A Villa San Giovanni una piazza piena per parlare di salute, ricerca e prevenzione

«Il cuore non mente». E, a giudicare dall’attenzione con cui i cittadini di Villa San Giovanni hanno seguito la serata del 4 luglio in Piazza delle Repubbliche Marinare, nemmeno chi ha deciso di partecipare a questo grande incontro di prevenzione, divulgazione e consapevolezza. Un evento unico nel suo genere, che ha portato sul Lungomare Cenide alcuni tra i massimi esperti italiani in ambito cardiovascolare, neurologico, etico e scientifico, riuniti insieme – senza filtri e senza cattedre – per parlare direttamente alla gente.

A fare da moderatore e “filo conduttore” dell’iniziativa, il giornalista e divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, che ha aperto la serata con un messaggio forte e chiaro:
«Questo non è un incontro per chi non ha cuore o cervello, ma per tutti, perché tutti abbiamo bisogno di prendercene cura. Conoscere, capire, dialogare: è questa la vera medicina. E oggi più che mai è importante che la scienza esca dai luoghi chiusi e parli alla gente in piazza, faccia servizio pubblico.»

Massetti: «Il cuore è una macchina meravigliosa, ma anche un cervello elettrico»

Tra gli ospiti più attesi, il prof. Massimo Massetti, presidente della Fondazione Dignitas Curae e direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Policlinico Gemelli di Roma, che ha ribadito quanto la prevenzione debba iniziare ben prima della diagnosi:
«Non si può più aspettare di essere malati per prendersi cura di sé. Parliamo di alimentazione, attività fisica, gestione dello stress. Il cuore è una pompa idraulica, sì, ma è anche un cervello elettrico: mente e cuore sono profondamente collegati.»

La serata è stata anche l’occasione per annunciare un’importante iniziativa solidale: una sessione di visite gratuite domenica 6 luglio, a cura del team cardiovascolare della Fondazione, dedicate a soggetti fragili e vulnerabili.

«Questi incontri – ha aggiunto Massetti – sono momenti cruciali in un sistema sanitario in crisi. Stare tra la gente significa fare prevenzione vera, tangibile.»

Minasi: «Sanità d’eccellenza e consapevolezza. Serve ascolto»

Presente anche la senatrice Tilde Minasi, che ha voluto sottolineare il valore dell’incontro tra eccellenze cliniche e cittadini: «Abbiamo medici del Gemelli, del Bambin Gesù, della Sapienza, e anche del nostro GOM di Reggio Calabria. Incontrarsi in piazza significa far capire che la salute è un diritto, e che passa dalla prevenzione e dall’ascolto. Oggi il confronto tra mondo clinico e popolazione non solo è possibile, ma necessario.»

Amodeo: «Donare salva vite, ma il Sud è ancora indietro»

Accorato l’appello del prof. Antonio Amodeo, direttore della trapiantologia toracica dell’Ospedale Bambino Gesù, che ha parlato dell’urgenza di promuovere la cultura della donazione d’organo: «Un bambino in lista d’attesa per un cuore può aspettare anche tre anni. L’Italia è seconda in Europa per donazioni, ma c’è ancora troppa differenza tra Nord e Sud. Dobbiamo fare di più, e la sensibilizzazione deve partire da qui, da incontri come questo.»

Liuzzo: «La ricerca sta cambiando il volto della cardiologia»

Centrale anche il ruolo della ricerca scientifica, come evidenziato dalla prof.ssa Giovanna Liuzzo, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: «Abbiamo nuovi farmaci che cambiano il decorso dell’insufficienza cardiaca, ma l’obiettivo più grande resta la prevenzione. Senza ricerca, non possiamo salvare vite. Serve investire oggi per vivere meglio domani.»

Il messaggio della serata è chiaro e condiviso: prevenzione, cultura della salute, vicinanza tra medici e cittadini, senza barriere. Un incontro riuscito, partecipato, sentito. E non è un caso che abbia avuto luogo proprio in piazza, davanti al mare, sotto le stelle. Perché – come ha detto Giacobbo –
«Il futuro della nostra società passa dalla capacità di parlarsi e rispettarsi».

La cittadinanza ha scelto di esserci, e ora sa qualcosa in più su come proteggere il cuore e preservare la mente.

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