giovedì,Marzo 28 2024

Mancano i farmaci a oncologia e ematologia. L’appello di Occhipinti

Al Grande ospedale metropolitana l'emergenza è sempre dietro la porta. arriva l'ennesimo allarme che non lascia presagire nulla di buono

Mancano i farmaci a oncologia e ematologia. L’appello di Occhipinti

Non esiste pace per il nosocomio reggino e per i pazienti che, oltre a vivere il calvario della malattia, sono corretti a fare i conti con una gestione che fa acqua da tutte le parti. A lanciare l’ennesimo allarme è il delegato dell’Udc di Reggio Calabria Riccardo Occhipinti.

«Sono stato contattato da diversi pazienti – afferma ancora Occhipinti – che si sono recati per le proprie cure all’Ospedale Metropolitano e si sono visti rimandare indietro, perché i due fondamentali reparti di Oncologia e Ematologia sono rimasti privi di medicine. Non è chiaro se non siano stati fatti gli ordini o se esistono ritardi nelle consegne, ma il dato certo è che i pazienti, afflitti già da gravi malattie, devono affrontare nuove difficoltà e mettere ancora di più a rischio la propria salute».

La denuncia di Occhipinti, il quale si fa portavoce del disagio di molti pazienti che si sono trovati in grave difficoltà durante gli ultimi giorni e si sono rivolti a lui per avere un aiuto, ha però un risvolto politico. 

«Non è una situazione più sostenibile – prosegue Riccardo Occhipinti – e le Istituzioni preposte, compreso il sindaco Giuseppe Falcomatà, hanno il dovere di intervenire prima che ci si trovi davanti ad una vera e propria emergenza sanitaria. Il Commissario Cotticelli rompa gli indugi e venga a toccare con mano la situazione all’Ospedale di Reggio che fino ad oggi non ha degnato di una visita. L’Udc si adopererà in tutte le sedi competenti per difendere i diritti dei malati e per evitare che la situazione all’Ospedale Metropolitano possa davvero degenerare».

«Il Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria versa in un totale stato di abbandono. Mancano i medici e gli infermieri e il pronto soccorso è ormai fuori controllo. Al quadro desolante, e nel completo disinteresse delle Istituzioni e del Commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario Saverio Cotticelli, adesso si è aggiunta una nuova emergenza». 

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