Coronavirus a Reggio Calabria: contagi, decessi e tamponi. Tutte le domande di Falcomatà alla Regione
Il primo cittadino chiede una maggiore e più dettagliata informazione, divisa comune per comune e come saranno distribuiti i 75 posti di terapia intensiva
Torna a parlare sui social il sindaco Di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà e chiede delle risposte alla Regione, ad alcune domande, che si stanno ponendo tanti reggini.
Al primo cittadino, e a tanti altri, non è andata giù la storia dell’interruzione della comunicazione serate da parte del Gom del bollettino, precettato in maniera bulgara dalla Regione del presidente Santelli. E ora che la Regione ha fatto un passo indietro, Falcomatà commenta «La Regione ha capito la magra figura che aveva fatto silenziando i bollettini dell’ospedale metropolitano – anche se, si tratta di una – retromarcia parziale, nel senso che adesso anche a livello provinciale, il Gom potrà offrire il bollettino ma con i dati cristallizzati delle 14.30».
Restano nodi irrisolti «E non me li sono inventati io. afferma il sindaco – ma sono quelli che voi chiedete, dubbi e domande alle quali non è stata data risposta che alla comunità»
Che fine hanno fatto i 15 contagiati di domenica
La prima domanda riguarda «i quindici contagiati di domenica, dove sono finiti? In un buco nero? Ci sono, c’erano e non ci sono più, si è trattato solo di uno sbaglio. Diteci se esistono o meno. Diteci chi ha sbagliato». Perché chiarisce Falcomatà un conto è se queste persone sono distribuite, un altro se sono nello stesso posto. In questo caso la situazione assumerebbe altri contorni.
I decessi
Il secondo quesito riguarda il dato sui decessi, anche su questi ci sono discordanze tra Regione e Gom. «Si tratta di vite umane, non è cosa da poco, dietro i numeri ci sono persone, vite e storie e quando si tratta della salute serve capire quali sono i dati certi e reali»
Quanti tamponi sono stati fatti?
Il terzo quesito è la battaglia intrapresa dal sindaco sui tamponi. Ne sono stati acquistati 2000 dalla Città metropolitana (1000 all’Asp e 1000 al Gom) e saranno fatti alle categorie a rischio. La divergenza in questo caso è macroscopica: per il ministero ne sono stati effettuati 14.072 tampini, la Regione dice che sono 12.622. Afferma il sindaco: «1450 tamponi in più o in meno significa che ci sono 1450 persone che non sappiamo se stato fatto il tampone o no. Chi ha ragione?».
L’informazione più particolareggiata
L’ultima richiesta del sindaco di Reggio riguarda il diffondere informazioni ancora più dettagliate: «Comune per comune, con dati suddivisi per sesso, per età. Il cittadino ha diritto ad avere una informazione puntuale. Ci dovete fornire informazioni più dettagliate – chiosa – rispetto a quelle che ci sono state date finora. La sanità non è materia comunale, né metropolitana. Ma regionale. e se non lo farete voi, lo farà io». Infine il sindaco chiede di sapere i 75 posti di terapia intensiva (da realizzare coi fondi stanziata dalla Banca d’Italia) come saranno distribuiti nella Regione, dopo i rumors di una possibile localizzazione solo a Catanzaro.