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Coronavirus, il comitato Sant’Elia-Tegani: «A che punto è la politica di monitoraggio e contenimento a Montebello Jonico?»

Tanti interrogativi in una lettera inviata via pec a Regione e Comune e, per conoscenza, alla città metropolitana ed al Presidente ed ai sindaci dell'area grecanica

Coronavirus, il comitato Sant’Elia-Tegani: «A che punto è la politica di monitoraggio e contenimento a Montebello Jonico?»

Il Comitato Sant’Elia – Tegani, due frazioni del comune di Montebello Ionico. Questa mattina, come comitato, abbiamo inviato una pec alla Regione ed Comune e, per conoscenza, alla città metropolitana ed al Presidente sindaci area grecanica, con riferimento all’estensione dei termini di chiusura del comune di Montebello, dove avanziamo una serie di rilievi e richieste alla regione ed al comune.

Il Comitato per la Salvaguardia del Territorio delle Borgate Tegani e Sant’Elia, in data 14/04/2020, ha inviato, a mezzo PEC, alla Regione Calabria, al Comune di Montebello Ionico e, per conoscenza, al Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria ed al Presidente dell’Associazione Comuni Area Grecanica, missiva avente ad oggetto Richieste del Comitato Sant’Elia – Tegani in merito all’Ordinanza n° 29 del Presidente della Regione Calabria del 13/04/2020, con cui è stata disposta la proroga della zona rossa nei Comuni di Montebello Ionico e Melito Porto Salvo.


Nella missiva, il Comitato, preliminarmente ha evidenziato che: è assolutamente inammissibile che dalla data del 17/03/2020 (prima Ordinanza di chiusura del Comune) alla data della redigendo, alla popolazione del Comune di Montebello Ionico non sia stata diffusa alcuna comunicazione ufficiale, da parte dalle istituzioni amministrative (regionali, metropolitane e comunali) e/o sanitarie preposte all’uopo, con riferimento all’andamento dell’evoluzione epidemiologica all’interno del Comune di Montebello Ionico.

Alla data del 26 Aprile, il Comune di Montebello Ionico – semmai dovesse essere riaperto, visto che è lecito nutrire qualche dubbio nel merito, a questo punto! – avrebbe accumulato quasi un mese e mezzo di “chiusura”. Più di Codogno, molto più di Lodi e Vo’. E senza che i cittadini, almeno ad oggi, siano stati informati su nulla.

Alla luce di quanto esposto, lo scrivente Comitato, ha invitato la Regione Calabria: a voler, al più presto, anche per tramite degli organismi sanitari preposti (ASP, etc) informare la cittadinanza del Comune di Montebello Ionico sulle motivazioni che hanno determinato la proroga dei termini di “chiusura”, disposta con la già richiamata Ordinanza n° 29 del 13/03/2020;
a voler diramare, con cadenza adeguata, bollettini sull’andamento dell’evoluzione epidemiologica, con specifica indicazione dei tamponi eseguiti e di quelli risultati (malauguratamente) positivi, per ogni singolo Comune;

Alla luce della circostanza che il Comune di Montebello Ionico, dichiarato “zona rossa” dal 17/03/2020, rimarrà tale almeno fino al 26/04/2020, lo scrivente Comitato chiede alla Regione: si è pensato ad un piano di acquisto e distribuzione per tutta la popolazione di questo Comune, zona rossa per quasi un mese e mezzo, di adeguati dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti)?


Si è pensato di predisporre uno screening (tamponi per verificare eventuale asintomaticità) dei soggetti a rischio (anziani, malati oncologici, immunodepressi) ed a quei soggetti, che anche in questo periodo, stanno continuando a lavorare, in particolare quelli maggiormente esposti al rischio contagio (forze dell’ordine, medici, infermieri, impiegati alle poste, addetti ai supermercati, etc. etc.) residenti all’interno del Comune di Montebello Ionico? Si è pensato ad iterare, con cadenza settimanale, le opere di sanificazione e disinfezione delle strade del predetto Comune? A che punto è il tanto sbandierato potenziamento dell’ospedale Tiberio Evoli di Melito Porto Salvo?

Viene da chiedersi, dice il Comitato Sant’Elia – Tegani, se la politica di monitoraggio e contenimento del contagio nel Comune di Montebello Ionico si esaurisca dichiarandolo semplicemente “zona rossa”, oppure sono state ipotizzate delle strategie. Ad oggi, pare proprio di no. Inoltre, lo scrivente Comitato, con la presente, ha invitato l’Amministrazione Comunale di Montebello Ionico:

Ad instituire una seria interlocuzione con la regione Calabria e con gli organismi sanitari preposti (ASP, etc) al fine di essere quantomeno informato su quelle che sono decisioni, evidentemente, prese al di sopra delle teste degli attuali amministratori del predetto Comune. Si rappresenta che, dopo un mese dalla dichiarazione di zona rossa, forse sarebbe anche ora che ciò accada. Ad attivarsi nei tempi più brevi possibili affinché i c.d. “buoni pasti” vengano erogati ai soggetti che ne hanno fatto richiesta».

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