venerdì,Aprile 19 2024

Locri, il comitato pro-ospedale: «Le belle parole non ci bastano più. Pronti a ribellarci»

Gli attivisti locresi sul piede di guerra: «Laboratorio non ancora attivato. Situazione vergognosa»

«Sono passati diversi giorni da quando a mezzo stampa è uscita la notizia dell’utilizzo del nostro laboratorio analisi per processare i tamponi. Sembrava cosa fatta, e invece ancora nulla. Le persone sostano in Astanteria 3/4 giorni in attesa di tampone, senza poter essere invitati al reparto di competenza tutto ciò comporta che inevitabilmente il lavoro del Pronto Soccorso rallenta perché l’astanteria ha un numero di posti letto pari a 10 pazienti. Se si attende così tanti giorni i nuovi ricoveri dove andranno?». Ad affermarlo in una nota il comitato civico di Locri “Difendiamo l’Ospedale“.

«Manca ancora il termociclatore, manca ancora l’approvazione del progetto dei locali da adibire per istallare il macchinario per i tamponi. Siamo in ritardo lo siamo sempre stati. Se il Covid ci avesse colpito come al Nord avremmo avuto una situazione drammatica. Chi gestisce non è in grado di programmare ma nemmeno di copiare e prendere esempio da chi prima di noi ha affrontato tutto questo. L’Astanteria è stata aperta una sera d’urgenza per una situazione vergognosa e sotto la responsabilità e la presa di posizione della dott.ssa Versace. Ma è possibile che ancora una volta ci dobbiamo trovate in emergenza per poter gestire le cose alla meno peggio? L’apertura del laboratorio analisi andava pianificata marzo. Solo grandi annunci ma poche risposte e soprattutto tempi di attuazione lunghi che si ripercuotono sui pazienti».

«Le belle parole non ci interessano più, vogliamo i fatti. Qui quello che in altri posti si fa in 20 giorni da noi non si riesce neanche a progettare. Incompetenza e incuria regnano sovrani a tutti i livelli, c’è solo una gara di meriti su carta. Adesso basta, siamo stanchi. Chi ha le competenze agisca in tempi brevi. Noi da oggi faremo vigileremo fino a quando il laboratorio analisi non verrà attivato. Il tempo del chiedere adesso lascia posto a una composta e costante ribellione. Parlate di meno e fate più fatti».

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