Coronavirus, il piano del Governo: mascherine obbligatorie anche all’aperto
Sono giorni interlocutori, in attesa di capire che andamento avrà nel nostro Paese la curva dei contagi. L’Esecutivo però è al lavoro per le possibili contromisure: test e chiusura di locali e piazze

Sono giorni interlocutori, in attesa di capire che andamento avrà nel nostro Paese la curva dei contagi. L’Esecutivo però è al lavoro per le possibili contromisure in caso di aumento dei contagi. Vediamo a cosa si sta pensando.
Mascherina sempre
E uno dei presidi indispensabile per contrastare i contagi: la mascherina. Considerato che la voglia di estate, di stare insieme, di ritrovarsi, anche in vacanza ha il sopravvento, ecco che comunque i divieti restano ii. Multe e chiusure non si sono dimostrate sufficienti. Come i provvedimenti dei sindaci che in alcuni luoghi hanno vietato raduni in spiaggia, eventi nelle piazze, sagre e manifestazioni. Oppure hanno previsto che la mascherina vada indossata anche all’aperto.
Si aspetta Ferragosto per monitorare i numeri dell’epidemia, la condizione dei nuovi malati, la tenuta delle strutture. Ma se l’andamento di questi giorni sarà confermato, si procederà con nuove regole e divieti e l’obbligo della mascherina sarà il primo.
Il numero chiuso
Sempre a proposito di locali al chiuso e locali pubblici potrebbe scattare l’obbligo del numero chiuso. Come è già successo nei giorni passati a Roma: piazze chiuse e ingressi contingentati per evitare gli assembramenti.
Tamponi e isolamento
Alcune regioni hanno già stabilito l’obbligo di tampone e quarantena per chi torna dalle vacanze. Sono tanti i turisti che ritornano da zone infette come Grecia, Malta, Spagna, e riportano il virus nel Paese, facendo nascere nuovi focolai. In Emilia Romagna, ad esempio, l’ordinanza dispone l’obbligo di isolamento fiduciario di 14 giorni. Stessa programmazione per il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha già pronta un’ordinanza con la quale si impongono controlli sanitari su chi rientra sempre da Malta, Spagna e Grecia.
Test mole molecolari per chi arriva da alcuni paesi
A tal proposito l’esecutivo pensa ad un giro di vite grazie al test molecolare sulla saliva che fornisce una risposta certa in 15 minuti. Il 2 luglio scorso il Comitato tecnico-scientifico ha esaminato l’attendibilità dell’analisi e ha dato un giudizio positivo equiparandolo al tampone. Per l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza (riguardante la verifica per chi torna da Spagna e Grecia, Malta e Croazia) servirà aspettare la certificazione Ue. La procedura al momento dell’arrivo in Italia prevede che il cittadino si sottoponga al prelievo in aeroporto, forse anche in stazioni e porti, e in caso di positività scatterà la quarantena e il tracciamento dei contatti.
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