Sanità calabrese, Giannetta: «Legittima la rabbia dei medici del 118 confusi e penalizzati da decisioni schizofreniche»
Il consigliere regionale forzista: «Siamo qui a difendere il diritto del medico del 118, perché sia tutelato insieme a tutta la rete di emergenza urgenza e alla medicina territoriale perché non si creino ulteriori disservizi nei confronti dei cittadini»
«È legittima la rabbia dei medici del 118 confusi e penalizzati da decisioni schizofreniche». Il Consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Giannetta, intervenuto in Commissione Sanità sulle restituzioni delle indennità dichiara: Si tratta di un’indennità integrativa che risale al ‘98. È stata corrisposta da allora. Da quando il 118 era totalmente medicalizzato. Ma adesso l’Asp di Catanzaro ne ordina la restituzione e questa determina è stata impugnata. E le motivazioni dei lavoratori sono da comprendere.
Da tempo – continua Giannetta – ho dato voce alle proteste dei medici e degli operatori del 118 costretti a turni e impegni straordinari. Intanto ritengo indispensabile – dichiara ancora il Consigliere – che ci sia omogeneità e chiarezza da parte di tutte le Asp calabresi.
Concordo con le parti sociali sulla necessità di sospendere la restituzione nelle more delle decisioni giudiziarie. Anche se penso che sulle indennità erogate durante i periodi di ferie e di malattia ci siano i margini di un approfondimento tra le parti. Mi farò promotore presso la Direzione del Dipartimento Salute – dichiara Giannetta – della convocazione del “Comitato regionale trattante” invocato dai sindacati, e condiviso da questa Commissione, per una corretta e definitiva interpretazione della norma.
Dobbiamo lavorare insieme – sottolinea – per scongiurare il rischio di una ulteriore emorragia di personale sanitario. Per questo, tengo a sottolineare – conclude Giannetta – che non siamo qui a difendere un trattamento economico, peraltro di 5.50 euro lordi l’ora. Siamo qui a difendere il diritto del medico del 118, perché sia tutelato insieme a tutta la rete di emergenza urgenza e alla medicina territoriale perché non si creino ulteriori disservizi nei confronti dei cittadini».