giovedì,Marzo 28 2024

Coronavirus, il racconto di Praticò: «Un fulmine a ciel sereno»

L'ex dirigente della Reggina e la sua battaglia contro il Covid. «Ricovero traumatico. Un grazie al personale del Gom»

Coronavirus, il racconto di Praticò: «Un fulmine a ciel sereno»

«Il virus ha bussato alle porte della mia vita lo scorso 16 ottobre, presentandosi come un fulmine a ciel sereno. Inizialmente, prima che il nemico invisibile entrasse nel mio corpo, ero scettico sulla sua pericolosità e “distratto” sui dispositivi di protezione individuale. Rifiutavo l’idea che il maledetto potesse condizionarmi la vita». L’ex dirigente della Reggina Giuseppe Praticò ha affidato alla sua pagina di Facebook il racconto della sua esperienza con il Coronavirus.

«È stato traumatico il ricovero in ospedale – spiega – essere presi con l’ambulanza del 118 a casa alle 22, andare via senza poter abbracciare mia moglie e mio figlio, i miei genitori fuori da casa a debita distanza, mi è sembrato un incubo, ma è stata la scelta migliore e direi obbligata».

«Questa esperienza di emergenza sanitaria, di isolamento, mi ha fatto capire quanto sofferenza c’è intorno a noi negli ospedali, quanto sia importante un semplice gesto di solidarietà tra malati, e quanto sia importante chiedere all’ altro semplicemente: “tu come stai?” Mi sento un uomo molto fortunato perché in questi giorni ho ricevuto l’abbraccio virtuale di migliaia di amici che mi hanno aiutato tantissimo nei momenti di scoramento, mi ha colpito ed inorgoglito lo smisurato affetto nei miei confronti. Grazie ancora, spero di poterlo fare presto di persona».

«Ci tengo in particolar modo a ringraziare i medici del Gom con in testa il primario del reparto malattie infettive Foti, gli infermieri, gli oss e tutto il personale, sono stati bravissimi. Queste persone meritano grande rispetto. Ogni giorno con abnegazione si dedicano ai malati facendo i tripli salti mortali, a testimonianza che abbiamo delle ottime risorse umane nel campo della Sanità in Calabria, mentre bisognerebbe recuperare tanto terreno dal punto di vista strutturale.

Ringrazio i medici, amici di famiglia, che mi stanno accanto passo dopo passo ancora oggi che il peggio è alle spalle. Lunedì effettuerò il tampone sperando che finalmente dia esito negativo – conclude Praticò in modo da poter tornare alla vita di tutti i giorni, mantenendo sempre alta la guardia contro questo maledetto».

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