sabato,Aprile 20 2024

Trattato come sospetto covid, muore di setticemia in ospedale dopo un’attesa di 8 ore

Un calvario iniziato all'ospedale di Polistena e finito al Gom di Reggio Calabria. Un 51 enne è morto e il fratello ora chiede di sapere il perchè

Trattato come sospetto covid, muore di setticemia in ospedale dopo un’attesa di 8 ore

«Mio fratello ha avuto un passato difficile e problematiche varie ma nulla giustifica il fatto che possa essere morto per una setticemia. Ho elementi sufficienti per capire che mio fratello non è morto di covid ma è stato trattato come se lo avesse. Adesso voglio sapere cosa è successo». Sono parole straziate dal dolore quelle di Massimo Frana che ha avuto poche ore per elaborare la perdita di suo fratello perchè ha dovuto trovare la forza di chiedere verità e giustizia.

Il racconto di Massimo è carico di punti interrogativi e nel raccontarci il calvario vissuto da suo fratello Maurizio morto a soli 51 anni, non smette di chiedersi perchè «lo hanno fatto aspettare otto ore all’ospedale di Polistena per poi portarlo a Gom di Reggio Calabria dove è morto». Ma questa è solo una delle domande alle quali Massimo intende dare una risposta. «Non so se i ritardi siano stati incisivi sulla morte di mio fratello – scrive nella querela – ma probabilmente se si fosse intervenuti per tempo probabilmente l’epilogo sarebbe stato differente e non sarebbe rimasto vittima di una semplice infezione e quindi di malasanità». Ha già richiesto le cartelle cliniche ma quanto accaduto a suo fratello lo trova inspiegabile. Infatti, stamani Massimo ha presentato una denuncia al Commissariato di Polizia di Polistena chiedendo che siano accertate eventuali responsabilità.

Ma andiamo con ordine. Secondo quanto scrive Massimo Frana nella denuncia, il fratello Maurizio, arrivato nell’ospedale di Polistena poco dopo le 9 è stato sistemato nella tenda Covid per accertare l’eventuale positività. Alle 17.30, dopo i primi risultati, il trasferimento a Reggio Calabria per sospetto Covid. A Reggio, riferisce ancora Massimo, il tampone ha dato esito negativo e Maurizio è stato trasferito al pronto soccorso ordinario dove è morto intorno alle 22 per uno choc da stato settico.

«Mi domando perchè una volta avuto il risultato negativo del tampone non sia stato visitato direttamente nel pronto soccorso di Polistena. Perchè attendere tutte quelle ore prima di trasportarlo a Reggio? Mio fratello poteva anche avere sintomi confondibili con quelli del covid ma se i tamponi erano negativi perchè aspettare invece di intervenire? Una setticemia poteva essere trattata. L’infezione, invece, non è stata considerata.

Massimo Frana ha anche scritto, sulla propria pagina Facebook, una lettera aperta al sindaco di Polistena Marco Policaro. Nella lettera Massimo ricorda inoltre che il fratello «aveva subito, sempre nell’ospedale di Polistena, un intervento ad una gamba nel mese di luglio e in quel caso gli era stato eseguito il tampone, con esito negativo. Poiché l’intervento sembra non fosse andato nel migliore dei modi, Maurizio aveva subito un nuovo intervento a settembre e un nuovo tampone con esito sempre negativo. Si recava a seguito dell’intervento pressoché quotidianamente nell’ospedale di Polistena per essere medicato. Nonostante ciò, Maurizio si lamentava con mia sorella di fortissimi dolori alla gamba, con emissione di pus e sangue da dove era stata praticata l’incisione».

«Per setticemia – conclude Massimo Frana – si moriva ancora nell’Ottocento. Non lascerò nulla di intentato per individuare e colpire possibili responsabilità».

top