giovedì,Aprile 25 2024

Sanità, Coordinamento lavoratori di psichiatria ancora in attesa dell’accreditamento

La proposta dei commissari Asp per psichiatria riguarda una delibera con manifestazione d’interesse aperta a tutti con vincoli di tutela verso le cooperative

Sanità, Coordinamento lavoratori di psichiatria ancora in attesa dell’accreditamento

Appeso a un filo il Coolap (Coordinamento lavoratori di psichiatria) è in attesa, ancora una volta, dell’accreditamento. E qualcosa si muove, o forse si spesa che finalmente qualcosa possa muoversi per i lavoratori di psichiatria poco considerati a tutti i livelli. «Non essere accreditati significa essere messi da parte o peggio non essere considerati. I termini sono scaduti il primo gennaio 2021 e non c’è stata nessuna proroga». A denunciarlo sono Giuseppe Foti, Enzo Barbaro e Filippo Lucisano.

«La rete territoriale sui servizi, budget, fabbisogno – spiegano – è il primo passo per arrivare all’accreditamento. Siamo stati coperti fino al 31 dicembre, ma dal giorno dopo non più. C’è una riformulazione del progetto psichiatrico, ma prima di arrivare a tanto serve affrontare le cose più banali, come l’accreditamento».

Del 15 gennaio c’è una delibera sulla rete, firmata dai commissari dell’Asp, con una proposta da presentare alle Regione affinché sia per la rete territoriale arrivi l’ok. Solo la città di Reggio Calabria era scoperta. Ma tutto si svolge lontano da Reggio, a Catanzaro, alla Cittadella. La proposta per psichiatria riguarda una manifestazione d’interesse aperta a tutti con necessari vincoli di tutela verso le cooperative che svolgono questo servizio da 30 anni. «Ci sono da salvaguardare posti di lavoro – chiariscono – non sappiamo bene a cosa si riferiscono questi vincoli. Vorremmo avere una certezza in più».

Politica assente

La politica, spiegano con rammarico i rappresentanti «È vero che ci ha ascoltati, ma cosa è cambiato? Assolutamente nulla. Sono rimaste solo le nostre parole. La politica non si è mai interessata realmente. Sono trent’anni di silenzio. Altro silenzio è quello dei sindacati». E per questo i rappresentanti restano invano in attesa di una interlocuzione con il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che, in ogni caso, rappresenta la più alta autorità cittadina come massimo responsabile della sanità. Nel frattempo però la speranza è di avere un incontro, chiesto con due pec, con il nuovo commissario per l’emergenza sanitaria, il prefetto Longo. E «Stiamo cercando di avere contatti con il settore specifico che si occupa di accreditamento».

Il blocco dei ricoveri

Altra problematica toccata è quella del blocco dei ricoveri ormai da più di 5 anni. Con le situazioni di forte disagio che sono costretti a subire i pazienti psichiatrici e i familiari, costretti ad essere curati fuori regione, da una parte con un aggravio dei costi per tutti, tre volte di più alla Regione. E dall’altro con i malati vengono strappati dalle loro radici, fondamentali per chi si trova in difficoltà psichiche. Per non parlare dei posti di lavori che si perdono.

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