Grande gesto di generosità dell’Istituto comprensivo “Monteleone – Pascoli” di Taurianova che ha donato alla Caritas diocesana di Oppido Mamertina – Palmi e alla parrocchia “Maria SS. delle Grazie di Taurianova, tremila mascherine chirurgiche monouso certificate e 24 bottiglie di gel per la igienizzazione delle mani, da distribuire alle persone bisognose. Le mascherine sono state consegnate nei locali dell’istituto scolastico dalla dirigente Maria Concetta Muscolino e dal suo vicario Teresa Ielo, al diacono Vincenzo Alampi, direttore della Caritas diocesana e al parroco don Mino Ciano. Nel ringraziare, il diacono Alampi e don Ciano, hanno sottolineato la solidarietà e la vicinanza al territorio e alle sue famiglie in difficoltà, che l’Istituto comprensivo ha sempre dimostrato, con grande sensibilità e delicatezza e continua a dimostrare con questi importanti e significativi gesti concreti.
Il dirigente scolastico nel suo intervento, dopo aver evidenziato, tra l’altro, l’importanza dell’uso del gel per la igienizzazione delle mani e delle mascherine che limitando la possibilità del contagio e quindi la diffusione del Covid-19, riescono a salvare molte vite umane, ha aggiunto che la scuola ha pensato di donarli ai poveri tramite la parrocchia e la Caritas, per poter raggiungere le famiglie e le persone più bisognose della città e della diocesi, dove operano i due organismi pastorali della chiesa preposti per la promozione della carità, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.
«La Caritas infatti – ha aggiunto – come una scuola, promuove la cultura e la testimonianza della carità col metodo della pedagogia dei fatti, cioè parte dai problemi e dalle sofferenze per aiutare tutta la comunità a costruire risposte di solidarietà nella dimensione della partecipazione e della corresponsabilità e poi svolge un ruolo di animazione, per creare una nuova cultura della carità, capace di essere segno dell’amore gratuito di Dio per ogni persona». Scuola e chiesa insieme, allora, per poter raggiungere i più fragili e con un gesto che va al di là del suo pur grande valore e diventa un segno e un messaggio che con la collaborazione di più organismi e unendo le forze si possono aiutare più famiglie e più persone e, in modo particolare, si possono raggiungere e aiutare i più lontani, i più fragili e i più emarginati.