venerdì,Marzo 21 2025

Caos vaccini a Reggio, Meloni (Asp) non ci sta: «Noi puntuali»

Racconta una realtà diversa il commissario e nocciola numeri che vedono la provincia reggina procedere a pieno ritmo e sugli assembramenti al consiglio regionale non ha dubbi: «Metodo fai da te ma la gente era senza prenotazione»

Caos vaccini a Reggio, Meloni (Asp) non ci sta: «Noi puntuali»

«L’Asp di Reggio è assolutamente in linea con i programmi di vaccinazione. Siamo puntualissimi». Rivendica i risultati ottenuti il commissario dell’Asp reggina Giovanni Meloni che presiede la triade, e non accetta che la vaccinazione in riva allo Stretto venga definita uno sfascio perché, nonostante gli assembramenti di anziani alla regione, i numeri sarebbero confortanti. Rispedisce al mittente le accuse arrivate da più parti e prova a fare chiarezza sulla mancanza di programmazione.

I numeri delle somministrazioni a Reggio

Meloni non ci sta nel sentire parlare di assenza di organizzazione perché «abbiamo fatto uno sforzo enorme per partire puntuali ma se dovevano arrivare 200 unità della protezione civile e ne arrivano 20, se doveva entrare in funzione un sistema di prenotazione on line che, invece, non era pronto, è chiaro che non tutto è andato come doveva». Torna sui numeri Meloni per dare conforto alla sua tesi: «Noi abbiamo avviato gli interventi immediatamente, come Asp di Reggio Calabria siamo a più di 30mila vaccinazione, circa 32mila. Facciamo una media giornaliera di 800 vaccini con picchi di 1100 somministrazioni. Abbiamo avviato e concluso in tempo la vaccinazione dei sanitari per poi passare alle Rsa e adesso, con l’AstraZeneca stiamo vaccinando anche le Forze dell’Ordine che rientrano ne target di utilizzo. Se ci sono dei ritardi sono dettati dalla carenza di vaccini».

Le altre provincie

Non mancano i riferimenti alle altre realtà calabresi che, secondo Meloni, sono quelle che stanno trattenendo la Calabria all’ultimo posto tra le regioni d’Italia mentre Reggio è in piena corsa: «Mi risulta che l’avvio della vaccinazione degli over 80 mentre noi l’abbiamo iniziata da più di dieci giorni, ci sono aziende che non l’hanno ancora avviata».

Assembramenti anziani

E sulle immagini divenute simbolo di una programmazione inesistente in Calabria Meloni ribadisce che l’organizzazione era ben chiara e che toccava ai medici di base effettuare le prenotazioni in presenza di un accordo e in attesa che entrasse in funzione la piattaforma di poste italiane. «Quella scena di anziani assembrati per ricevere il vaccino non è una prerogativa reggina o un’esclusiva calabrese, anzi, la stessa circostanza si può riscontrare in tutta Italia. Il messaggio era correre, correre, correre. E non lo abbiamo fatto non abbiamo atteso e adesso siamo avanti. Noi a Reggio, in assenza di una piattaforma di prenotazione univoca per tutta la regione ci siamo avvalsi di una forma “fatta in casa” perché abbiamo iniziato puntuali. E ci tengo a specificare che tra quelle persone che si sono assembrate al consiglio regionale in numero eccessivo, molte si sono presentate spontaneamente senza la prenotazione del medico di base».

I medici di base

Si riaccendono, dunque, i riflettori sui medici di base e sul ruolo centrale che dovrebbero avere in questa fase importante della vaccinazione. Adesso che i centri vaccinali a disposizione aumenteranno e che la piattaforma di prenotazione entrerà in funzione, si spera non ci siano ulteriori intoppi. Intanto si attende di capire anche con che personale verranno gestiti i due centri individuati al Cedir e alla sede Asp di Via Padova, considerando le ormai note carenze di personale medico e sanitario della provincia e di tutta la Calabria.

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