mercoledì,Aprile 24 2024

Calabria in zona arancione da domani. Ecco cosa cambia e cosa si può fare

Riaprono negozi, parrucchieri e centri estetici. È possibile muoversi all’interno del proprio comune senza l’obbligo di autocertificazione. Scuola in presenza per tutti gli studenti fino alla terza media

Calabria in zona arancione da domani. Ecco cosa cambia e cosa si può fare

Da domani, lunedì 12 aprile, la Calabria torna zona arancione. A stabilirlo l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base della valutazione dei parametri di rischio e dello scenario epidemico effettuata dalla Cabina di regia nazionale. In zona arancione regole e divieti, in particolare sugli spostamenti, sono meno stringenti rispetto alla zona rossa. Vediamo cosa si potrà tornare a fare e cosa invece resta vietato.

Gli spostamenti

È consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Non ci si può spostare da un comune all’altro, né da diverse regioni, salvo esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. In tali casi, serve sempre l’autodichiarazione. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Ci si può muovere per motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute.

Visite ad amici e parenti

All’interno del proprio Comune, ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Riaprono parrucchieri e centri estetici

In zona arancione riaprono i negozi e saranno possibili i servizi alla persona quindi potranno tornare operativi parrucchieri, barbieri e centri estetici. Nei giorni prefestivi e festivi sono chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali, tranne le farmacie, edicole, tabaccai, parafarmacie, lavanderie, punti vendita di generi alimentari, fiorai, librerie.

Bar e ristoranti solo da asporto

Per ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie cambia poco: è possibile la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar senza cucina e simili (codice Ateco 56.3) è consentita solo fino alle 18. È vietato sostare all’interno dei locali, se non per il tempo necessario all’acquisto dei prodotti per l’asporto.

Sport

Rimangono chiuse anche palestre e piscine. Fermo restando che si può fare attività sportiva di base all’aperto all’interno del proprio comune. Si può andare in un altro comune qualora nel proprio comune di residenza non si possa svolgere la propria attività sportiva (se nel mio comune non c’è un campo da tennis, posso andare nel comune limitrofo che ce l’ha). Per correre o andare in bicicletta è possibile “sconfinare” in un altro comune, purché lo spostamento resti motivato dall’attività sportiva.

Scuola

Con la arancione tornano in classe in presenza gli studenti fino alla terza media.  Si svolgeranno in presenza i servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti); l’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia (materna); l’attività scolastica e didattica della scuola primaria (elementari); l’attività scolastica e didattica della scuola secondaria di primo grado (scuole medie).

Le scuole superiori (licei, istituti tecnici etc.) garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

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