giovedì,Aprile 25 2024

Test rapidi covid non attendibili? Aperta un’inchiesta. Il precedente di Reggio Calabria

I dati emersi avevano rivelato, anche nella città dello Stretto, che i kit arrivati proprio per effettuare lo screening di massa sulla popolazione non erano adeguati

Test rapidi covid non attendibili? Aperta un’inchiesta. Il precedente di Reggio Calabria

Ancora al centro del mirino i test rapidi. Stavolta ad apire un’inchiesta è stata la Procura di Padova. A riferirlo è il Corriere del Veneto.  Le indagini dovranno stabile se i test rapidi per il Covid siano affidabili, oppure se siano in grado di rispettare le prestazioni diagnostiche promesse delle aziende farmaceutiche. Le indagini starebbero procedendo per verificare la frode in pubbliche forniture. Il fascicolo sembra sia stato aperto già da qualche settimana.

Il caso dei tamponi antigenici a marchio Biocredit era emerso a fine gennaio a Reggio Calabria dove la task force anti covid, e in particolare il virologo clinico Fabio Foti, coordinatore dell’attività di “testing e tracing”, aveva segnalato dubbi strutturando una vera e propria verifica dell’attendibilità grazie a uno screening analizzato in sinergia con il policlinico di Catanzaro.

I dati emersi avevano rivelato che i kit arrivati proprio per effettuare lo screening di massa sulla popolazione non erano adeguati. Così il comune di Reggio Calabria, che diversamente da altri enti che hanno subito distribuito i test impiegandoli, li aveva preventivamente bloccati e dei 70mila ricevuti solo 1700 sono stati realmente somministrati. Ma i kit erano già in uso in Calabria da diverso tempo, addirittura da dicembre, con distribuzione nelle scuole e il rischio di tanti falsi negativi.

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