giovedì,Aprile 25 2024

Salute mentale, la denuncia: «Usati ancora metodi da manicomio. Pazienti legati e sedati»

A tornare sulla situazione della psichiatria a Reggio Calabria è la referente dell'Unasm che da anni porta avanti la battaglia contro la contenzione meccanica

Salute mentale, la denuncia: «Usati ancora metodi da manicomio. Pazienti legati e sedati»

«Noi abbiamo avuto un report che dimostra come nell’arco di un anno a Reggio Calabria siano stati effettuati 88 Tso (trattamento sanitario obbligatorio) di cui 26 con contenzione meccanica e tra queste è stato registrato un decesso» Sono numeri che fanno riflettere quelli relativi alla gestione della salute mentale a Reggio Calabria denunciati dall’associazione Unasam, come ci spiega la referente regionale Immacolata Cassalia. Ai familiari importano poco le beghe burocratiche e le lotte per gli accreditamenti, a preoccupare sono le presunte condizioni di arretratezza a cui i loro cari ammalati sono sottoposti.

«Ancora si usano metodi antichi che ledono la dignità delle persone. Noi come associazione di familiari siamo contro la contenzione meccanica che prevede metodi che si usavano nei manicomi. Pazienti legati e sedati senza alcun trattamento riabilitativo».

Sistemi non in uso ormai da tempo e ritenuti obsoleti. «Se fossero aperti i day hospital 24h o i centri di salute mentale h24 non si arriverebbe a tanto perché quando la persona manifesta una fragilità si possono portare li dove vengono trattati e si analizza se la situazione è talmente urgente da procedere con il ricovero».

I familiari sono molto preoccupati perché, nonostante le segnalazione e le indicazioni di legge, si prosegue ad adottare metodi ritenuti non consoni. «Quando si chiudono le porte vuol dire che la contenzione meccanica è già attuativa. Trovano sempre il sistema per applicarla perché sostengono che si è in presenza di una necessità estrema e legano, però, quando i deve fare questa procedura deve intervenire il giudice tutelare del paziente e valutare se vi sono effettivamente le condizioni, ma questo non viene mai applicato. E la responsabilità va anche ai sindaci che firmano i Tso».

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