giovedì,Marzo 28 2024

Quale futuro per la sanità nella Locride? Politica e cittadini a confronto

L'incontro promosso a Siderno dal comitato pro-casa della salute. Calabrese: «A Locri mancano 17 primari. Aspettiamo risultati»

Quale futuro per la sanità nella Locride? Politica e cittadini a confronto

Potenziare i servizi sanitari territoriali, mantenere la sede del distretto a Siderno e spingere per accelerare i tempi di realizzazione della casa della salute. Dopo le proteste domenicali il comitato degli attivisti sidernesi vuole mantenere alta l’attenzione sui temi della sanità nella Locride attraverso un momento di riflessione con le istituzioni locali e addetti ai lavori.

«Auspichiamo una sanità che risolva i problemi soprattutto di chi vive nei paesi dell’entroterra – ha detto il portavoce del comitato sidernese Francesco Martino –  è una visione complessiva che noi vogliamo affrontare con tutti per aiutare il territorio. Se abbiamo una sanità efficiente si può sviluppare un turismo di un certo livello, con un occhio di riguardo agli anziani».

Di certo c’è che la pandemia poteva rappresentare l’occasione per potenziare i servizi sanitari nella fascia ionica reggina, ma in 15 mesi nulla è stato fatto.  «I cittadini sono stati abbandonati al loro destino senza assistenza – è il pensiero del sindaco di Locri Giovanni Calabrese – Con la guida di Scaffidi registriamo un inizio di inversione di rotta. A lui abbiamo chiesto la nomina di un direttore sanitario capace, esperto e competente.  L’atto aziendale, che abbiamo bocciato, non risolve nulla. Aspettiamo dei risultati, vediamo se c’è voglia di cambiare le cose. Chiediamo che vengano espletati i concorsi. Mancano 17 primari, devono essere assunti medici, bisogna investire in attrezzatture e riorganizzazione dell’ospedale».

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