venerdì,Aprile 19 2024

Pronto soccorso di Gioia Tauro, i sindaci della Piana puntano il dito contro l’Asp

Nell'assemblea dell'associazione Città degli Ulivi è stata criticata l'azienda per i mancati concorsi e l'incapacità di spendere le risorse destinate anche all'ospedale di Polistena

Pronto soccorso di Gioia Tauro, i sindaci della Piana puntano il dito contro l’Asp

Prosegue con una assemblea dei sindaci, la mobilitazione contro la chiusura del pronto soccorso di Gioia Tauro. I primi cittadini dell’associazione intercomunale Città degli ulivi, 16 su 33, si sono riuniti nella sala consiliare a 24 ore dalla nuova convocazione del tavolo prefettizio che dovrebbe prendere atto di alcune novità che l’Asp vuole comunicare circa il reperimento dei medici. Il presidio dovrebbe riaprire giovedì, ma intanto i sindaci criticano le modalità di un dietrofront che non li ha coinvolti.

«Il commissario farebbe bene a convocare l’assemblea dei sindaci dell’Asp quando ci sono decisioni così importanti da prendere», ha dichiarato Giuseppe Zampogna presidente dell’assemblea dell’organismo comprensoriale e consigliere metropolitano. «Non c’è l’organizzazione sufficiente per fare i concorsi – ha attaccato il sindaco di Polistena Michele Tripodi – eppure questi concorsi in parte sono stati autorizzati dagli stessi commissari».

Il tema del personale che manca è al centro anche dell’altro disservizio, quello della chiusura delle 5 guardie mediche. «Siamo da 10 anni senza servizio – ha lamentato Angelo D’Angeli, sindaco di Serrata – eppure c’è una sentenza del Tar che obbliga l’Asp a riaprire i presidi». La mancata ottemperanza di questo obbligo sancito dal giudice, secondo quanto riferito da Alessandro Giovinazzo – sindaco di Rizziconi – dipenderebbe «dalla carenza di medici, ma secondo me i medici che vogliono lavorare ci sono, andrebbero solo stimolati meglio».

Concorsi in forse, dunque, ma anche incentivi agli operatori sanitari che mancherebbero ma, intanto, i sindaci vogliono abbattere qualsiasi distinzione politica. «Ho apprezzato molto le parole dette dal presidente Occhiuto – ha detto il presidente del Comitato e sindaco di Cittanova, Francesco Cosentino – ma mi auguro che questo discorso sul futuro del commissariamento, coinvolga i territori che non vogliono più chinare la testa».

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