venerdì,Marzo 29 2024

Vaccino anti-Covid, Speranza: «Terza dose dopo 5 mesi»

I presidenti hanno chiesto al titolare della Sanità minori restrizioni per i vaccinati per una sorta di “super-Green pass”

Vaccino anti-Covid, Speranza: «Terza dose dopo 5 mesi»

Via libera dall’Aifa all’anticipazione della terza dose (booster) in una «ottica di massima precauzione», considerando che la circolazione virale è aumentata. In Italia si avvia verso la somministrazione della terza dose cinque mesi dopo l’ultima inoculazione.

Quanto a ulteriori restrizioni, il Governo valuterà le posizioni delle Regioni, che chiedono minori restrizioni per i vaccinati per una sorta di “super-Green pass”. Contestualmente il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto ai governatori che la terza dose verrà somministrata dopo 5 mesi.

«L’intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose “booster” (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per cui è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato».

Così la circolare del ministero della Salute “Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario”. Il provvedimento in gazzetta domani è in vigore da mercoledì.

È quanto emerso dall’incontro dei governatori con l’Esecutivo. Il prossimo Cdm, sarebbe stato riferito, è previsto giovedì prossimo. Le Regioni hanno chiesto al Governo di essere nuovamente convocate prima del prossimo Cdm, previsto giovedì, per un ultimo passaggio di condivisione con i territori su quanto verrà deciso in un eventuale decreto.

Restrizioni da subito per i non vaccinati, a prescindere dal colore delle Regioni. «Questa volta abbiamo un vantaggio rispetto al virus, e non possiamo sciupare quanto sinora fatto. Le nuove misure non sarebbero una punizione nei confronti dei no vax, sarebbero la conseguenza di una loro libera, e per me irresponsabile, scelta». Questo, in sintesi, l’intervento e le richieste del governatore calabrese, Roberto Occhiuto, durante l’incontro delle Regioni con il Governo.

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