venerdì,Marzo 29 2024

Variante Omicron, per Arnaldo Caruso potrebbe segnare la fine della pandemia

Per il presidente della Società italiana di virologia, «se la nuova variante si confermasse davvero più trasmissibile, ma meno aggressiva, potrebbe essere l'adattamento di Sars-CoV-2 che aspettavamo»

Variante Omicron, per Arnaldo Caruso potrebbe segnare la fine della pandemia

Sulla nuova variante Omicron del Coronavirus, è intervenuto il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) Arnaldo Caruso, che intervistato da Adnkronos ha dichiarato che «potrebbe anche segnare la fine della paura pandemica». A suo dire questa, potrebbe essere una relazione pacifica tra uomo e Coronavirus, perché «se la nuova variante si confermasse davvero più trasmissibile, ma meno aggressiva, potrebbe essere l’adattamento di Sars-CoV-2 che aspettavamo».

Ma lo scenario appare realistico a chi conosce «la storia di tutte le infezioni virali, specialmente di quelle respiratorie. Esplodono in modo eclatante, poi pian piano l’ospite reagisce, il virus si adegua e scatta una sorta di convivenza tra i due». Conviene a noi e «conviene al virus – ha sottolineato Caruso, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all’università di Brescia -. Ammesso che abbia un’intelligenza, al virus conviene infatti non eliminare l’ospite comportandosi in maniera aggressiva, ma più conviverci», ossia infettarlo e sfruttarne l’organismo per moltiplicarsi e continuare a circolare.

«Più dà pochi sintomi o addirittura nessun sintomo – ha puntualizzato Caruso – più un virus ha la possibilità di trasmettersi, di continuare la sua corsa e di prevalere nella sua forma più contagiosa, più veloce ma più mite, su tutte le altre varianti». È questo che forse sta succedendo, «anche se ad oggi i dati disponibili sono pochi e tutto è ancora da verificare e da comprendere», avverte il numero uno dei virologi italiani.

E per farlo, ha precisato, bisognerà prendere Omicron e guardarci dentro: «Un virus che entra più rapidamente nell’organismo bersaglio, però è meno capace di farlo ammalare, in genere ha modificato non solo la proteina Spike, ma anche molte delle sue proteine interne che sono quelle che giocano un ruolo maggiore nel determinarne l’aggressività. Ed è lì che dovremmo andare a cercare per capire bene cos’è successo, guardando oltre la proteina Spike», nel “cuore” di Omicron.

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