Sorgerà a Cinquefrondi la “Casa della comunità” della Piana
Ad annunciarlo il sindaco Michele Conia. La cittadina è stata individuata come sede della Casa nel corso del tavolo tecnico presieduto dal commissario dell'Asp di Reggio Calabria, tenutosi ieri

«Ieri, nel corso del tavolo tecnico presieduto dal commissario dell’Asp di Reggio Calabria, la città di Cinquefrondi è stata individuata come sede di una “Casa della comunità”, nell’ambito delle previsioni del Pnrr nella provincia di Reggio Calabria». Ad annunciarlo è il sindaco Michele Conia, attraverso la pagina Facebook del Comune.
«La struttura – ha spiegato il primo cittadino – sorgerà nei locali dell’ex Tribunale. Un ringraziamento a tutta l’associazione Città degli Ulivi ed in modo particolare ai presidenti della stessa. La proposta infatti, è frutto del lavoro sinergico di tutti i sindaci della Piana, con il fine di dare sostanza al diritto alla salute anche nel nostro territorio». Conia ha poi ringraziato il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio, che rappresentava i sindaci della Piana al tavolo, e Fausto Cordiano, «che mi ha supportato su questa proposta e su tutti i temi che riguardano la sanità».
Che cos’è la Casa della comunità
La Casa della comunità vuole essere la nuova modalità di presa in carico della salute e del benessere delle persone e delle comunità. In sostanza, è il complesso di servizi territoriali risultati carenti, se non addirittura assenti, per affrontare la pandemia e per i quali si stanno prospettando significativi finanziamenti con le risorse europee del Pnrr.
La Casa della comunità è una soluzione organizzativa che ha la funzione di hub di prossimità per le cure primarie e per i supporti sociali e assistenziali proponendosi come luogo di offerta, ma anche come luogo della relazione e dell’attenzione a tutte le dimensioni di vita della persona e della comunità. Qui, tutte le persone saranno accolte, ascoltate, riconosciute nella loro dignità e unicità e messe in condizione di poter trovare una risposta consapevole nella rete di comunità.
Come funziona
La Casa della comunità è un unico punto di accoglienza ai servizi sanitari e sociali e pertanto sviluppa e gestisce un database unico per ogni cittadino, con l’obiettivo di garantire parità di trattamento di cure e di accesso alle strutture, oltre a costruire percorsi personalizzati per la salute impegnando per questo tutte le risorse: sanitarie, sociali, culturali, economiche e relazionali.
Deve avere al suo interno spazi per: gli ambulatori dei medici di famiglia, specialistici e servizi di diagnostica strumentale; servizi infermieristici con le attività di assistenza domiciliare; servizi sociali; spazi per attività di promozione e prevenzione; appositi luoghi di accoglienza e relazione, di partecipazione sociale, ambiti di sostegno alle fragilità, sedi del volontariato. La Casa della comunità costituisce quindi il punto di regia e programmazione delle attività socioassistenziali del territorio a partire da RSA, ospedali di comunità, strutture di accoglienza, centri diurni.
Quali servizi offre
Nella Casa della comunità i cittadini possono, attraverso un lavoro professionale coordinato tra sociale e sanitario: consultare un medico di base e un infermiere durante la giornata; consultare un professionista sanitario che accolga le richieste del cittadino e lo accompagni verso i servizi occupandosi di attivare percorsi sanitari adeguati; approfondire gli aspetti sociali dei problemi sanitari attraverso il confronto con altre figure come l’assistente sociale; risolvere adeguatamente la maggior parte dei problemi di salute in un unico luogo; gestire le malattie croniche attraverso percorsi assistenziali condivisi e supervisionati.