giovedì,Aprile 18 2024

Centro di recupero neurologico di Locri, le associazioni denunciano: «Interruzione di servizio pubblico»

L'appello è rivolto al presidente Occhiuto: «Qualcuno dice che il servizio è stato sospeso evitare contatti Covid e quindi proteggerli dalla loro fragilità. Ci potevamo credere, ma non è questo il motivo»

Centro di recupero neurologico di Locri, le associazioni denunciano: «Interruzione di servizio pubblico»

«Da qualche tempo -a nome del Gruppo Associazioni Pro Disabili del Centro di Recupero Neurologico di Locri- penso di  scrivere un post-denuncia  pubblica per dire e gridare che ai disabili del Centro di Recupero Neurologico di Locri -che i più, anche del settore sanitario, non conoscono-  da mesi non viene praticata l’ESSENZIALE E VITALE ATTIVITÀ’ DI FISIOTERAPIA: UNA VERA E PROPRIA INTERRUZIONE DI SERVIZIO PUBBLICO CON LE CONSEGUENZE DI LEGGE A CARICO DEI RESPONSABILI». Questo l’accorato appello rivolto dalle associazioni al presidente della regione Roberto Occhiuto.  «

Si ripete amaramente e disumanamente la identica storia dell’altra volta,  che abbiamo dovuto sbloccare ricorrendo con una denuncia alla Procura della Repubblica di Locri proprio per interruzione di pubblico servizio. Carne e persone pescestocco indurito chiuse in gabbia. Questo è il loro status attuale. Il Centro è una struttura nuova, ben tenuta dal Responsabile e da tutti gli addetti, che ci mettono l’anima e li “curano” con amore come fossero loro familiari diretti. Ma oltre non sono messi nelle condizioni di fare. Discorso a parte: questo centro potrebbe essere sviluppato, offrire servizi al territorio, realizzare entrate, migliorare lo status di vita dei disabili che vi vivono.

Qualcuno dice che il servizio è stato sospeso evitare contatti Covid e quindi proteggerli dalla loro fragilità. Ci potevamo credere, ma non è questo il motivo.  Il motivo vero risiede in una questione burocratica che però dimostra l’indifferenza verso queste persone fragili:  l’Asp reggina non ha rinnovato il protocollo d’intesa secondo cui era la Riabilitazione dell’Ospedale di Locri a provvedere, cosa regolarmente fatta grazie anche alla sensibile e piena disponibilità del Responsabile Dott. Raffaele “Tony” Argirò e della sua squadra, che adesso fisiologicamente ha perso qualche pezzo e che per poter riprendere il servizio presso il Centro avrebbe bisogno di ripristinare l’organico, una cosa ragionevole e sensata. 

La Dott.ssa Silvana Murdaca, Responsabile f.f. del Distretto Sanitario della Locride,  all’uopo interpellata e con cui ci siamo lamentati, ha detto di aver evidenziato la questione a chi di competenza, senza avere fino ad oggi alcuna risposta.  Di conseguenza ci siamo rivolti al Commissario Scaffidi, che consideriamo una persona ed un Dirigente perbene. Però ci ha detto che tutte le risorse Asp sono impegnate per far fronte alla nuova ondata del contagio, ma ha pure detto che ciò non escludeva che si poteva affrontare la questione. Dopo questa affermazione non è successo nulla ed alla nostra rinnovata domanda non ha dato riscontro.  Sappiamo che nel frattempo il personale fisiatra della riabilitazione ospedaliera è diminuito nel reparto riabilitazione dell’Ospedale, non sappiamo se qualcuno ha evidenziato la questione,  ma sappiamo che esiste una graduatoria aperta per fisioterapisti e che di recente si è provveduto per altri Ospedali, certamente Polistena con cui spesso teniamo contatti e diverse volte ci siamo interessati mediaticamente come per l’Ospedale di Locri. 

Motivo per cui ritengo che queste persone che si stanno immobilizzando non dobbiamo lasciarli soli alla mercé di chi non decide e non ha a cuore con la dovuta consapevolezza e rispetto dei diritti degli esseri umani fragili o addirittura ne resta indifferente o non si cura, nè dá attenzione al problema seppure in parte giustificate per dare priorità ad altre problematiche attuali che sconvolgono le prestazioni sanitarie. Ma come Gruppo di Associazioni Pro Disabili Centro di Recupero Neurologico di Locri, crediamo che dobbiamo intervenire come l’altra volta, da esterni tutelare i ragazzi speciali. Ed abbiamo un solo mezzo, un solo potere, una sola leva in mano: illustrare e sollevare la questione davanti all’opinione pubblica  attraverso i giornali, le televisioni e la rete mediatica, inviando contestualmente la richiesta  alle autorità sanitarie competenti, riservando ad un secondo momento la denuncia presso la Procura della Repubblica. 

Quindi, Signor Presidente Occhiuto noi associazioni siamo per una azione condivisa, univoca e compatta. Per questo motivo le segnalo la questione,  auspicando il suo decisivo intervento da Commissario Regionale per la Tutela della Salute.  Se non avremo un segnale positivo -lei ci capirà-  saremo costretti nostro malgrado a denunciare un’altra volta la questione di interruzione di pubblico servizio alla Procura della Repubblica, che l’altra volta ci ha dato immediato credito -e non poteva essere diversamente, vista la palese violazione- intervenendo subito e solo allora  ha dato risposta concreta la Triade Commissariale. Non è così che si dovrebbe fare per i diritti delle persone disabili e non autonomi !  La nostra collaborazione c’è stata sempre ed oltre all’attività riabilitativa di mantenimento, siamo riusciti a far riparare la strada di accesso al Centro che era una irrispettosa vergogna. 

Inoltre con le nostre Associazioni -anche con il sostegno e la partecipazione attiva del Vescovo Mons. Francesco Oliva- nel tempo in cui non c’era la pandemia, abbiamo provveduto ad intrattenere i disabili con animazioni, musiche, prelibatezze caserecce, doni, televisione, uscite al mare, nelle vari paesi, al circo, nelle feste di paese dando luce alla loro vita. 

Ancora oggi, mantenendo i canoni di sicurezza vengono portati doni e cibi casarecci .

Possiamo noi tollerare che sia negata a loro il servizio essenziale della fisiatria ? Sia esso un servizio di mantenimento o di miglioramento, come in alcuni si è verificato, con il servizio fisiatrico svolto dalla squadra del Dott. Argirò, certamente non possiamo farli languire in questo stato.  Noi crediamo che come ha detto Scaffidi -ma al detto non ha dato seguito concreto fino al momento- si può ripristinare il servizio, e si DEVE RIPRISTINARE se vogliamo essere esseri umani nei confronti dei nostri confratelli sfortunati. 

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