giovedì,Aprile 25 2024

Reggio, oncologia pediatrica: almeno l’80% dei bambini guarisce

I numeri al convegno dei Lions club RC "Città del Mediterraneo" e Lions Club dell'XI Circoscrizione, in collaborazione con Metrocity su uno degli ambiti più delicati della sanità

Reggio, oncologia pediatrica: almeno l’80% dei bambini guarisce

Un nuovo sguardo sull’oncologia pediatrica, “tra presente e futuro”, è partito da palazzo Alvaro, a Reggio Calabria, nel corso del dibattito promosso, qualche giorno fa, dai Lions Club RC “Città del Mediterraneo” e Lions Club dell’XI Circoscrizione, in collaborazione con la Città metropolitana di Reggio Calabria. Le attività sono state introdotte dal presidente della Circoscrizione XI Distretto Lions 108Ya, Massimo Serranò e moderati da Antonio Lopizzo, presidente Comitato Service cancro infantile Distretto Lions 108 Ya.

Alberto Garaventa, responsabile UOC Oncologia Ospedale Gaslini Genova ha chiarito: «Siamo ad un punto importante poiché almeno l’80% dei bambini malati guarisce, ma dobbiamo pensare che quando guariamo un bambino da un tumore gli garantiamo 70 anni di vita o forse più.  E questo è un aspetto importante per la qualità delle cure perchè è importante che un bambino guarisca e che guarisca bene».

I modelli di assistenza sanitaria

Annalisa Tondo, dirigente medico Oncoematologia Ospedale Meyer Firenze sottolinea che è «Molto importante la collaborazione dei centri pediatrici su rete nazionale anche perchè in questo momento noi riteniamo che il paziente sia centrale, sia la cosa più importante. Dunque se in questo momento centri non d’eccellenza riescono a fare almeno una terapia di primo livello, in collaborazione con centri di secondo e terzo livello, questo dà la possibilità ai piccoli di essere curati nel migliore dei modi. È poi fondamentale che i centri con maggiore expertise in campo oncologico pediatrico forniscano dei modelli di assistenza sanitaria per questo particolare tipo di patologie».

Per Rosalba Mandaglio, primario di Oncoematologia Ospedale “Bi-Me-Mo” di Reggio Calabria ha specificato che: «In Calabria esistono tre centri accreditati Aiop (Associazione italiana oncoematologia pediatrica) a Reggio, Cosenza e Catanzaro. Ormai c’è un’esperienza pluridecennale nella cura dei tumori ematologico- pediatrici, sia le leucemie che i linfomi. Purtroppo nel nostro territorio c’è un incremento dei tumori solidi. E da qui nasce la necessità di organizzare meglio una rete onco-ematologica regionale in collaborazione con una rete nazionale.

Alcuni tumori sono così rari che bisogna collaborare con i dipartimenti e gli ospedali di terzo livello per la cura dei tumori rari in età pediatrica. Nel primo incontro degli stati generali di pediatria è stata proposta la riorganizzazione della rete onco-ematologica e speriamo nei prossimi incontri di essere più efficaci anche con la collaborazione del Dipartimento Salute della Regione Calabria».

Per il sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace: «Quando si parla della salute dei bambini l’attenzione deve essere massima da parte di tutti, ad ogni livello e in ogni ambito.

Alle nostre latitudini, purtroppo la sanità non riesce a dare ai cittadini le risposte necessarie e i dati sull’emigrazione sanitaria continuano ad essere emblematici. Occorre una svolta da parte del governo regionale, tanto sul piano della organizzazione territoriale, quanto sui versanti delle strutture sanitarie e soprattutto dell’immissione di nuovo personale.

Per una volta, – ha poi concluso Versace – la politica nazionale ha risposto in modo diretto e veloce alla Regione Calabria consentendo al governatore di assumere il ruolo di commissario per la Sanità. Adesso però occorre prendere delle decisioni perché l’arretramento di un settore così importante, che oggi pone la Calabria all’ultimo posto per la qualità dei servizi sanitari, non è più accettabile. E si tratta di una battaglia che riguarda tutti i calabresi e non certo questa o quella parte politica».

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