giovedì,Aprile 25 2024

Covid Calabria, agosto senza restrizioni: «In autunno possibile nuova ondata»

Finora in Italia è stato registrato un solo caso della nuova variante Centaurus. Secondo l'infettivologo Bassetti potrebbe dare il via a una fiammata di contagi già a settembre

Covid Calabria, agosto senza restrizioni: «In autunno possibile nuova ondata»

Il terzo agosto col Covid, il primo senza restrizioni. Ma la pandemia non è affatto un ricordo e ora incombe l’incognita Centaurus, ovvero l’ultima variante Omicron apparsa anche in Italia, anche se per ora nel nostro paese si è registrato solo un caso e non è considerata una variante letale.

I dati testimoniano di un calo di casi, ricoveri e intensive: i nuovi contagiati ieri sono stati 36.966, in calo rispetto al giorno prima, come anche le vittime, 83 contro le 121 delle 24 ore precedenti. Agosto però inizia con l’interrogativo Centaurus, ovvero la sotto-variante di Omicron BA.2.75 registrata anche in Italia nel campionamento 11-17 luglio, secondo quanto si legge nelle schede dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).

Prima estate senza restrizioni

Una variante, per ora non considerata letale, che arriva nella prima estate senza norme restrittive dall’inizio della pandemia: via obblighi di mascherine, via distanziamento e via green pass che lo scorso anno, assieme alle consuete protezioni, accompagnò le vacanze degli italiani. Ora restano solo le mascherine su aerei, treni, bus e negli ospedali e per il resto cautela e buon senso da usare soprattutto in caso di posti affollati o in presenza di fragili.

«Andiamo in vacanza nella prima estate in epoca Covid senza restrizioni, ricarichiamo le batterie – dice il direttore generale dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia che raccomanda di «continuare a proteggere i più deboli, che sono oggi il profilo del paziente positivo ospedalizzato e grave, ovvero ultra settantenne, con gravi patologie pregresse e concomitanti che spesso scopre quando va in ospedale di essere positivo». Per Vaia dunque nella prima estate veramente libera da quando si è affacciata la pandemia «consentiamoci tutto ma con moderazione, evitando sovraffollamenti: come sempre, il tema non è non fare le cose, ma fare tutto in condizioni di sicurezza. Buon riposo agli italiani, se lo meritano di cuore!».

Nuova fiammata di contagi in autunno?

Vaia non si dice preoccupato da Centaurus, «anche nei paesi che hanno visto una forte ondata non tende a diffondersi così rapidamente», mentre a temere una recrudescenza di contagi a ottobre complice la nuova variante è l’infettivologo e direttore della clinica San Martino di Genova, Matteo Bassetti. «In Italia si attendeva che arrivasse Centaurus e infatti abbiamo il primo caso – spiega -. Dai dati in nostro possesso al momento sembra non causare la malattia grave, inoltre i vaccini, anche quelli non aggiornati, sono in grado di dare copertura per le forme di infezione più importante. Se prenderà il sopravvento potremmo assistere a una fiammata di contagi per settembre – ottobre ma non dobbiamo allarmarci. Tutto sarà meno grave se non perdiamo tempo e procediamo con la campagna vaccinale».

«Servono vaccini aggiornati»

La campagna vaccinale d’autunno è in preparazione, con la possibilità della somministrazione in un’unica seduta di anti Covid e anti influenzale, mentre proseguono le quarte dosi per gli over 60. E si attendono i vaccini aggiornati. «I vaccini attuali non riescono a prevenire i contagi. Proteggono solo per 2-3 mesi, poi il livello degli anticorpi si abbassa, sono necessari vaccini nuovi ma non ci sono più i finanziamenti», spiega in un’intervista a ‘La Repubblica’, Rino Rappuoli, responsabile scientifico della multinazionale farmaceutica Gsk che qualche giorno fa ha partecipato all’incontro con AshishJha, coordinatore della risposta al Covid per gli Stati Uniti.

Secondo Rappuoli sono necessari «vaccini completamente nuovi, capaci di proteggerci non solo dalle varianti di Sars-Cov2, ma anche da tutti gli altri Coronavirus». Ma esiste un problema, quello dei fondi. «Non c’è più lo sforzo di due anni fa – sostiene l’esperto -, esistono due o tre trial nel mondo per i vaccini mucosali, niente a che vedere con la mobilitazione del 2020».

top