mercoledì,Aprile 24 2024

Sanità, la riconoscenza di un paziente del Gom di Reggio: «Salvato da medici straordinari»

Una voce fuori dal coro che, nel momento più buio per la sanità calabrese, mette in risalto la qualità del personale medico e sanitario

Sanità, la riconoscenza di un paziente del Gom di Reggio: «Salvato da medici straordinari»

Accade anche alle nostre latitudini che, invece di aggressioni e malcontento, si legga un grazie e tanta gratitudine nei confronti dei medici del Grande ospedale metropolitano. È successo a un nostro lettore Paolo Dentone che ha voluto raccontare una sanità diversa da quella a cui siamo tristemente abituati.  

«Non si parla che male di questa città e dei suoi servizi o della malasanità, ma oggi, mi sento di andare controcorrente e di raccontare qualcosa di positivo. Nel corso della propria vita capita di dover affidare la stessa nelle mani di altre persone, ed è quello che è successo a me. Mi chiamo Paolo e sono giunto al reparto di Cardiochirurgia dopo che mi hanno diagnosticato un prolasso della valvola mitralica. Davanti a un tale scenario, di forte impatto psicologico, ho trovato dei medici che mi hanno rassicurato, facendomi sentire la loro vicinanza e il calore umano.

Ad oggi, dopo tre mesi mi trovo qui a scrivere spinto da un sincero sentimento di gratitudine nei confronti di tutto il personale sanitario, medici, infermieri e oss del reparto di cardiochirurgia, che vede come direttore il dott. Fratto Pasquale Antonio e al reparto di Cardiologia che vede come direttore il dott. Benetto Frank. I dottori sopra citati sono dei grandi professionisti che con la loro preparazione ma soprattutto con la loro dedizione e devozione si prendono cura di tutti i pazienti, trattando gli stessi come persone e non come numeri, senza distinzione, senza tralasciarne nessuno. Per tali ragioni, non posso che dire “Grazie, grazie, grazie e ancora grazie” a tutti coloro che hanno partecipato direttamente e indirettamente in questo viaggio che io stesso definisco di “revisione”. Come cittadino di Reggio Calabria sono orgoglioso dell’eccellenza che il nostro ospedale accoglie e mi auguro che questa professionalità si estenda a macchia d’olio presso tutti gli altri reparti. Concludo dicendo che “le medicine possono curare le malattie, ma le parole incoraggianti di un buon medico danno la forza per combattere dall’interno”».

Una voce fuori dal coro che, nel momento più buio per la sanità calabrese, mette in risalto la qualità del personale medico e sanitario che opera in corsie inadeguate alla loro preparazione.

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