venerdì,Marzo 29 2024

Polistena, il reparto di Rianimazione dell’ospedale riapre grazie al Comitato civico

I commissari Di Furia e Profiti e il direttore Zuccarelli hanno tranquillizzato i cittadini anche rispetto al concorso per il primario di Chirurgia

Polistena, il reparto di Rianimazione dell’ospedale riapre grazie al Comitato civico

Riapre il reparto di Rianimazione dell’ospedale di Polistena, chiuso dagli inizi di giugno per carenza di medici. A comunicarlo è il Comitato spontaneo a tutela della salute dei cittadini della Piana di Gioia Tauro. La buona notizia, riferita agli attivisti nel corso dell’ultimo incontro avuto con il direttore del nosocomio, Giuseppe Zuccarelli, è stata l’occasione per un primo bilancio della attività di sollecitazione svolte dal gruppo organizzato.

«A poco meno di due mesi dal primo sit-in – si legge in una nota – e alla luce di vari incontri susseguitesi nei giorni scorsi con i commissari Giuseppe Profiti e Lucia Di Furia, ultimo quello di venerdì 9 settembre durato ben 3 ore e svoltosi all’interno proprio dell’ospedale di Polistena, intendiamo comunicare quali azioni sono state fatte per la sanità della piana di Gioia Tauro, in particolar modo per l’ospedale di Polistena. Diamo intanto atto agli organi preposti del grande impegno profuso in queste settimane, grazie anche alle nostre continue sollecitazioni e che hanno permesso di raggiungere alcuni obiettivi».

È stato riaperto il reparto di Rianimazione e Anestesiologia con conseguente ripresa degli interventi programmati dai vari reparti. Il comitato poi spiega che «il pronto soccorso è stato ristrutturato e reso funzionale in soli dieci giorni, l’imminente arrivo del nuovo primario ci fa ben sperare». Di Furia ha promesso importanti iniziative. I dirigenti hanno fatto sapere di aver attivato le procedure per eventuale accordo con le Università per il reclutamento di medici specializzandi.
«Tra le varie criticità – conclude il Comitato – ci dispiace tuttavia denunciare l’assenteismo continuo di parte del personale sanitario di ogni ordine e grado. A fianco a tanti medici, infermieri ed impiegati che fanno il loro dovere con enorme sacrifici accettando spesso turnazioni umanamente logoranti, assistiamo al contrario a forme di assenteismo “ sospette” sulle quali, pur nel rispetto dei legittimi diritti delle persone, intendiamo vigilare».

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