Giovani, abusi di droga e disagi psichiatrici: in Calabria è emergenza
Sempre maggiore il numero di adolescenti che fanno uso di sostanze stupefacenti. Ma mancano strutture per la cura delle dipendenze

«La Regione Calabria è la prima di Italia per numero di persone che accedono ai dipartimenti di salute mentale». Questo l’allarme lanciato dal dottor Rubens Curia. Il portavoce della “Comunità Competente” ieri, a Reggio Calabria, ha partecipato all’evento che ha visto l’Asp, presente con il commissario Lucia di Furia, accogliere l’appello di diverse associazioni attive sul territorio in merito all’emergenza legata ai giovani e alla difficoltà nell’affrontare diverse fragilità.
I dati allarmanti
«Parliamo di ragazzi che fanno uso di sostanze psicotrope – ha spiegato Curia – dalle quali poi si crerano problematiche di natura psichiatrica. Purtroppo nella nostra regione non ci sono delle comunità pubbliche che possano seguire questi ragazzi». Un malessere diffuso legato inevitabilmente alla condizione sociale. «Non si può nascondere il fatto che sia una regione dove il lavoro precario è notevole. Dove c’è il lavoro nero, dove non c’è lavoro. La scuola presenta varie strutture che sono fatiscenti. E queste sono gli aspetti attinenti a questo determinante stato di salute sociale».
Abusi tra gli adolescenti
E l’età in cui si manifestano questi problemi tende ad abbassarsi drammaticamente. La conferma arriva da Mimma Mollica presidente dell’associazione Altea: «Sono sempre più giovani perché sempre più adolescenti sono interessati al problema, purtroppo, perché si parla di dipendenza e non solo da sostanze ma dipendenze comportamentali che stanno devastando il mondo. Noi chiediamo intanto la convocazione della consulta in Dipartimento di salute mentale perché attraverso questo strumento potremmo essere efficaci. Operiamo già sul territorio come associazioni di volontariato ma puntiamo a una collaborazione più fattiva e più stretta con le istituzioni».
Il contributo dell’ordine dei medici
E il dottor Pasquale Veneziano presidente dell’ordine dei medici reggini ha già intuito come intervenire in modo rapido: «Serve fare prevenzione nelle scuole facendo presente ai ragazzi, con dei medici disponibili, quali sono i rischi immediati e futuri con l’uso di determinate sostanze».
- Tags
- reggio calabria