giovedì,Aprile 25 2024

Sanità, l’allarme di Alecci (Pd): «Sentenza Consulta mette a rischio attività sanitarie»

Sul via libera ai pignoramenti il consigliere regionale dem si dice pronto al dialogo «nella speranza che il Commissario Occhiuto voglia discuterne»

Sanità, l’allarme di Alecci (Pd): «Sentenza Consulta mette a rischio attività sanitarie»

«Sono molto preoccupato da quello che potrà accadere alla sanità calabrese all’indomani dell’emanazione della sentenza della Corte Costituzionale (n. 228/2022, resa in data 11/11/2022) riguardo la possibilità di intraprendere azioni esecutive a carico degli enti del servizio sanitario regionale».

Così il consigliere regionale del Partito democratico, Ernesto Alecci, mette in guardia dalle conseguenze della sentenza della Consulta che dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 16 septies, comma 2, lettera g), del decreto-legge 21/10/2021, n. 146, (convertito legge 17/12/2021, n. 215) che sanciva l’impossibilità di intraprendere tali azioni sino al 31/12/2025 «espone di fatto tutte le Aziende Sanitarie calabresi ad operazioni di pignoramento e recupero coatto del credito da parte dei creditori muniti di titolo».

Una situazione gravissima, per l’esponente dem, che «potrebbe mettere in ginocchio interi apparati e intere strutture, con ricadute drammatiche sulle normali attività sanitarie offerte».

Pertanto, da oggi, argomenta Alecci, nell’affrontare i gravi ed irrisolti problemi della sanità calabrese il Presidente della Regione Calabria e Commissario alla Sanità Roberto Occhiuto dovrà fare i conti con questa nuova realtà generata dalla pronuncia della Corte Costituzionale. «E dovrà necessariamente concertare con il Governo nazionale una nuova soluzione, anche transitoria – aggiunge – con cospicue coperture finanziarie, per evitare l’ennesima beffa ai danni dei calabresi».

«In ogni caso, ritengo indifferibile che il Commissario promuova un confronto per esaminare ed approfondire l’impatto che potrà produrre questa sentenza sull’equilibrio economico-finanziario, già claudicante, delle Aziende Sanitarie calabresi, le quali potrebbero essere travolte da innumerevoli pignoramenti».

«Nell’ottica di un’opposizione seria e costruttiva, come sempre – ancora Alecci – mi dichiaro pronto al dialogo e alla collaborazione nella speranza che il Commissario Occhiuto senta il bisogno di discutere dell’argomento anche in Consiglio Regionale. Quello che a me interessa unicamente è che non venga penalizzato l’aspetto assistenziale e che l’ammalato resti al centro delle attività delle Aziende Sanitarie calabresi».

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