martedì,Aprile 23 2024

Sanità, dal Senato ok al Decreto Calabria: stop ai pignoramenti contro Asp e Ao fino al 2023

Il provvedimento del Governo supera le censure della Consulta. Esulta il presidente Occhiuto che ora potrà indicare anche i direttori generali della Aziende

Sanità, dal Senato ok al Decreto Calabria: stop ai pignoramenti contro Asp e Ao fino al 2023

Con 86 voti favorevoli, 28 contrari e 46 astenuti, l’Aula del Senato ha approvato il ddl n. 299, di conversione del decreto-legge n. 169 in materia di proroga della partecipazione di personale militare a iniziative Nato, misure per il servizio sanitario della Calabria e Commissioni dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Occhiuto: «Miglioramenti grazie ad emendamenti ad hoc»

«Il decreto Calabria è stato approvato dall’Aula del Senato rispettando i temi che auspicavamo, e adesso andrà alla Camera per il via libera finale».

Così in una nota Roberto Occhiuto, presidente della giunta regionale della Calabria, manifesta la propria soddisfazione in merito alla proroga del decreto Calabria tanto attesa, specificando che nel passaggio parlamentare il provvedimento ha ricevuto, – «grazie a puntuali emendamenti presentati dai gruppi di maggioranza, che in queste settimane hanno avuto una positiva interlocuzione con il mio governo regionale » -, importanti miglioramenti che permetteranno di cogliere al meglio le opportunità messe in campo dalla norma.

Si alla nomina dei direttori generali di Asp e Ao

«Innanzitutto – spiega Occhiuto – si interviene sulla governance delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere»: il testo uscito dal Consiglio dei ministri permetteva al commissario ad acta di nominare i commissari delle Asp e delle Ao; adesso, con le modifiche introdotte, sarà possibile nominare anche i direttori generali delle aziende.

Stop ai pignoramenti

Ma la novità più importante riguarda la possibilità di intraprendere azioni esecutive a carico degli enti del servizio sanitario regionale.

Infatti, qualche settimana fa una sentenza della Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo l’articolo 16 septies, comma 2, lettera g), del decreto fiscale del 2021, che stabiliva la sospensione delle azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario calabrese fino al 31 dicembre 2025.

Ma il dispositivo depositato dalla Consulta riconosceva comunque la validità della norma, stigmatizzandone solo l’eccezionale durata.

«Per queste ragioni – continua Occhiuto – il Senato è intervenuto con una specifica modifica, approvata quest’oggi nel passaggio in Aula del decreto Calabria, stabilendo che le azioni esecutive – escluse quelle riguardanti crediti da lavoro e crediti risarcitori – nei confronti delle Asp e delle Ao saranno sospese fino al 31 dicembre del 2023».

Le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere calabresi potranno, dunque, ripianare i propri debiti – così come vogliamo fare, entro qualche mese – senza il rischio di incorrere in operazioni di pignoramento o di recupero coatto da parte dei creditori.

«Una buona notizia – commenta il presidente della giunta – che ci permetterà di concludere con tranquillità ma anche con tanta determinazione l’azione intrapresa dal governo regionale, con la fattiva collaborazione della Guardia di Finanza, per l’accertamento del debito della sanità calabrese, per sanare i bilanci, pagare coloro che devono essere pagati, e ripartire con programmazioni e investimenti».

Occhiuto chiude con i ringraziamenti di rito per il supporto e per il «prezioso lavoro governativo e parlamentare, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il sottosegretario Marcello Gemmato, la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Licia Ronzulli e il senatore azzurro Francesco Silvestro – che hanno seguito l’iter del testo in Commissione -, e la relatrice del provvedimento, la senatrice della Lega Tilde Minasi».

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