giovedì,Aprile 25 2024

Nuovo ospedale della Piana, è stato l’anno delle promesse: verranno mantenute?

Il presidente della Regione ha assicurato l’avvio dei lavori entro un anno e la realizzazione del presidio ospedaliero entro la fine del suo mandato

Nuovo ospedale della Piana, è stato l’anno delle promesse: verranno mantenute?

Sono passati ormai 15 anni da quando per la prima volta si parlò di ospedale unico della Piana, individuando nel comune di Palmi l’area dove sarebbe stato costruito. Da allora molti governi regionali si sono susseguiti così come le promesse fatte e mai mantenute, per buona pace dei cittadini che ancora aspettano. Il 2022 però, è stato l’anno in cui l’argomento ospedale della Piana è tornato prepotentemente in auge, con tanto di approvazione del progetto e la nuova promessa di avviare il cantiere entro un anno e di completarlo entro quattro.

L’avvio dell’iter burocratico

Era il 4 gennaio quando si svolse la Conferenza dei servizi indetta dal Comune di Palmi, avente ad oggetto “Concessione per la realizzazione e la gestione del Nuovo ospedale della Piana. Terre e rocce da scavo. Piano di caratterizzazione”. La Conferenza vide la partecipazione del Comune di Palmi, della Regione, dell’Arpacal, del Concessionario e dei tecnici incaricati della redazione del piano di caratterizzazione. A margine di quella riunione, l’amministrazione comunale fece sapere che si era giunti all’integrazione del piano la cui approvazione sarebbe avvenuta a breve, sottolineando che si era anche ribadita la necessità di accelerare la definizione del quadro conoscitivo sulla base delle risultanze del quale si sarebbero potute effettuare le analisi di rischio sanitario e ambientale, per permettere la progettazione e la cantierizzazione delle opere di scavo e il trattamento dei relativi volumi di terreno coinvolti, oltre che di tutte le eventuali operazioni utili alla sicurezza dell’ospedale sia nella fase costruttiva che operativa.

Le indagini archeologiche

Il 5 aprile si conclusero le indagini archeologiche iniziate il 7 febbraio sul sito individuato per la realizzazione dell’ospedale della Piana. Ad annunciarlo in quell’occasione fu il consigliere regionale Giuseppe Mattiani, il quale spiegò che si era trattato «di attività propedeutiche all’emissione del parere definitivo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia nell’alveo della conferenza dei servizi», allora in corso al Ministero della Transizione Ecologica, «convocata per la risoluzione delle interferenze». In quell’occasione non venne rilevata la presenza di reperti e quindi la Soprintendenza emanò parere favorevole.

La consegna dei lavori

Il 26 maggio furono consegnati i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale della Piana. Nel cronoprogramma contenuto nel Programma operativo 2022-2025 del commissario ad acta per il Piano di rientro Roberto Occhiuto, si prevedeva l’approvazione del progetto esecutivo entro il mese di agosto 2023 e un avanzamento fisico pari al 75% dei lavori contrattuali entro la fine del 2025; l’ultimazione dei lavori e il collaudo invece, erano previsti entro la fine del 2026. Ciò era emerso dall’incontro voluto dal presidente della giunta regionale con il dirigente dell’Unità organizzativa autonoma regionale “Investimenti sanitari”, Pasquale Gidaro, per un’analisi dello stato delle procedure realizzative del nuovo ospedale della Piana.

Il Ministero della Transizione ecologica approva il progetto definitivo

Il 30 settembre il Ministero della Transizione ecologica emise il decreto di approvazione del progetto definitivo relativo alla costruzione e all’esercizio della risoluzione dell’interferenza dell’ospedale della Piana.

Ranuccio offeso con Occhiuto

L’11 ottobre, il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, andò su tutte le furie a seguito dell’annuncio che il governatore Roberto Occhiuto aveva postato sulla sua pagina Instagram, attraverso il quale illustrava i progetti per la costruzione di due nuovi ospedali, che sarebbero sorti a Sibari e a Vibo Valentia, mancando di nominare quello di Palmi. Di conseguenza, Ranuccio attraverso la sua pagina Facebook manifestò tutta la sua indignazione, pubblicando un post che recitava: «Grazie presidente! Grazie per i nuovi ospedali di Sibari e di Vibo. “Due grandi presidi”, “due segni”… due. Ma non erano tre con quello di Palmi? Niente… gli si deve essere bloccato Instagram sul più bello. Grazie presidente da parte dei cittadini di Palmi e di tutta la Piana».

L’interrogazione di Ranuccio

Dopo pochi giorni, lo stesso sindaco di Palmi inviò una missiva al governatore Occhiuto per chiedere perché il nuovo ospedale della Piana fosse sparito dai progetti in ambito sanitario della Regione. Nella lettera Ranuccio chiedeva spiegazioni sul perché avesse dimenticato l’ospedale della Piana, ribadendo i disagi che ogni giorno vivono i cittadini, costretti a confrontarsi con l’assenza di ambulanze, di posti letto e la necessità di compiere viaggi della speranza verso gli ospedali del nord, chiedendo un incontro il 24 ottobre mattina, alla Cittadella Regionale, in occasione della manifestazione di protesta che era stata organizzata dall’associazione Pro Salus. 

Il mancato incontro e le rassicurazioni di Occhiuto

Il 24 ottobre però, quell’incontro non avvenne, scatenando l’indignazione del sindaco di Palmi, che commentò l’accaduto come «uno sgarbo istituzionale che non ha precedenti e che non colpisce me o gli altri sindaci, ma l’intera comunità della città della Piana». Quella stessa giornata, il governatore fece sapere di aver avuto «gli esiti finali di alcuni approfondimenti che verranno esaminati in sede di Conferenza dei servizi. Superati questi step si potrà passare all’approvazione del progetto definitivo e successivamente di quello esecutivo. L’ospedale di Palmi avrà 339 posti letto e costerà poco meno di 160 milioni di euro. Queste fasi richiederanno alcuni mesi, ma su questa battaglia sono determinato ad andare sino in fondo. Voglio che la Piana di Gioia Tauro abbia un ospedale degno di questo nome entro la fine del mio mandato, e mi batterò per raggiungere questo obiettivo».

L’incontro tra Occhiuto e Ranuccio

Il 23 novembre avvenne finalmente l’incontro tra il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio e il governatore Roberto Occhiuto, alla Cittadella regionale di Catanzaro. In quell’occasione, il primo cittadino chiese «maggiore attenzione e un netto cambio di passo circa l’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Palmi», mentre il presidente della Regione assicurò il suo “impegno d’onore”, sia per accelerare quanto più possibile l’iter burocratico, sia per mettere nero su bianco il progetto esecutivo e avviare l’inizio dei lavori, che salvo imprevisti sarebbero partiti in meno di un anno.

Valori radioattivi nel terreno

Il 4 dicembre, attraverso una diretta Facebook, il presidente della Regione Roberto Occhiuto annunciò l’emergere di valori radioattivi nel terreno individuato per la costruzione del nuovo ospedale della Piana, sostenendo che si sarebbero attese le valutazioni dell’Ispra «senza escludere che si possa arrivare a un cambio del sito». In quell’occasione però, sia l’assessore comunale all’Ambiente del comune di Palmi Alessandro Riotto, sia la presidente della ProSalus Stefania Marino, replicarono ridimensionando la preoccupazione. «Occhiuto stesso dice che potrebbe trattarsi di valori che si riferiscono a tutto il territorio – precisò l’amministratore – e che si tratta di valori del tutto compatibili con le attività industriali e commerciali presenti.

In ogni caso, anche se si dovesse ritenere che solo quel terreno sia contaminato, i numeri ci dicono che basta procedere con un Piano del rischio per aprire il cantiere». «È stato uno scivolone comunicativo – commentò invece Stefania Marino – anche perché il presidente, non più tardi di 10 giorni fa, ricevendoci alla Cittadella, ci aveva rassicurati senza alludere minimamente alla possibilità, che ci sembra assurda, di spostare la localizzazione della struttura». Lo stesso governatore poco dopo tornò sui suoi passi, affermando che «non c’è da preoccuparsi», aggiungendo che molto probabilmente quei valori erano dettati da uno smaltimento illecito di rifiuti effettuato in passato in quella zona.

La festa di compleanno

Il 17 dicembre scorso, nel luogo dove dovrebbe sorgere il nuovo ospedale della Piana, si è svolta la consueta manifestazione-anniversario per ricordare l’enorme ritardo nell’avvio del cantiere per la costruzione dell’ospedale. Una sorta di festa di compleanno, con tanto di torta, che viene organizzato ogni anno dall’associazione ProSalus, per denunciare il ritardo della Regione – che 15 anni fa firmò un protocollo d’intesa con la Protezione civile nazionale, per la costruzione di un ospedale che avrebbe servito l’intera Piana di Gioia Tauro – e per manifestare la rabbia per una promessa che ancora non si è concretizzata utilizzando un pizzico di amara ironia.

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