giovedì,Aprile 25 2024

Reggio Calabria, l’Asp avvia percorsi di prevenzione oncologica

Uno screening pensato per agire in tempo prevenendo tumori tra i più diffusi tra uomini e donne

Reggio Calabria, l’Asp avvia percorsi di prevenzione oncologica

Riparte il percorso di prevenzione oncologica a Reggio Calabria. In particolare l’Asp ha avviato uno screening del carcinoma del colon retto. Ed è proprio il direttore del dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria, il dottor Sandro Giuffrida, a spiegarci gli obiettivi e le modalità scelte per avviare questo percorso.

I numeri

E i numeri in provincia fanno riflettere. «Nella provincia di Reggio Calabria – ha spiegato Giuffrida – i dati sono simili a quelli del resto dell’Italia. Quindi, abbiamo un’incidenza simile con una media di circa 500 tumori l’anno».

L’obbiettivo è l’individuazione precoce per poter intervenire in fase preclinica. E lo si farà tramite una comunicazione che arriverà direttamente sui cellulari ai cittadini nella fascia d’età interessata che ritireranno il kit direttamente in farmacia.

«Un’attività di base che – spiega il direttore del dipartimento di prevenzione – che ci consente di individuare precocemente eventuali sintomi suggestivi di carcinoma. Questo ci consente, quindi, di affrontare tutto immediatamente, evitando al paziente diciamo il doloroso percorso di un di un tumore magari scoperto in ritardo con tutte le conseguenze».

L’iniziativa

L’iniziativa, promossa dall’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, è rivolta agli uomini e alle donne tra i 50 ed i 69 anni, totalmente gratuito.

In caso si presenza di sintomi, anche se questa eventualità non presuppone, di per sé, la presenza di un tumore, invita ad un approfondimento. Gli accertamenti verranno effettuatati nei presìdi sanitari di Melito Porto Salvo, Polistena e Locri.

«Tutti gli interventi di prevenzione sono costi efficaci. Nel senso che fanno risparmiare soldi alla sanità – spiega Giuffrida – in termini di terapie farmaceutiche, terapie chirurgiche, ospedalizzazione e sofferenza del paziente».

Ma questa procedura verrà applicata anche per altre tipologie di tumori come quelli femminili. Saranno avviati, in particolare, screening dei tumori della cervice uterina.

Un percorso di prevenzione che si attua attraverso due modalità: «Un esame già noto come il pap test e un nuovo esame che si effettua tramite la ricerca di eventuali sierotipi di papilloma virus attraverso l’Hpv Dna test. E poi – ha concluso Giuffrida – naturalmente il classico screening che cerca di individuare i tumori della mammella». 

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