sabato,Aprile 20 2024

Ospedale di Oppido, il Comitato non si accontenta: «Vogliamo incontrare Occhiuto qui»

Fissato un termine entro il quale i cittadini aspettano dal presidente una risposta all’invito: «In caso contrario, protesteremo a Catanzaro»

Ospedale di Oppido, il Comitato non si accontenta: «Vogliamo incontrare Occhiuto qui»

«Vogliamo che il governatore Occhiuto venga qui, preferibilmente in un giorno di pioggia, e si renda conto quali sono le difficoltà che ogni giorno dobbiamo affrontare per spostarci nel nostro territorio e soprattutto quanto, proprio per questo motivo, sia necessario un ospedale nella fascia preaspromontana». Queste le parole di Margherita Mazzeo, portavoce del “Comitato spontaneo 19 febbraio a difesa dell’ospedale Maria Pia di Savoia di Oppido Mamertina”, a margine dell’incontro avvenuto con l’Amministrazione comunale di Oppido, con in testa il sindaco Bruno Barillaro, e il consigliere regionale Domenico Giannetta, nel corso del quale è stato loro presentato il documento che il Comitato ha inviato nei giorni scorsi al commissario straordinario dell’Asp Lucia Di Furia, allo stesso governatore della Calabria e al garante regionale della salute Anna Maria Stanganelli, con le proposte di rilancio del nosocomio cittadino.

Documento che, secondo quanto riferito dalla portavoce del Comitato, ha ottenuto la sottoscrizione del consigliere regionale Giannetta – il quale ha sottolineato che «il percorso intrapreso verrà continuato anche a prescindere dal Comitato» –  ma non quello del sindaco Barillaro, che ha affermato di non condividere la descrizione fatta circa le criticità del territorio e su proposta dello stesso Comitato, ha accettato di redigere a sua volta un documento che andrà a integrare quello dei cittadini.

Pronti a manifestare davanti alla cittadella regionale

Nel corso dell’incontro, il Comitato ha sostenuto che è necessario organizzare un incontro con il presidente della Regione, affinché si possa conoscere l’indirizzo politico che lo stesso intende dare circa le proposte avanzate dai cittadini. Secondo quanto riferito dai rappresentati del Comitato, la richiesta dell’incontro è stata fortemente appoggiata dal primo cittadino, mentre per Giannetta questo non sarebbe il momento opportuno, dato che «Occhiuto è quotidianamente aggiornato su ciò che sta accadendo a Oppido, ha ricevuto il documento e interloquirà con i cittadini quando avrà delle risposte. Intanto, sta analizzando la situazione». Il Comitato ha così fissato un termine ultimo, ossia il 19 marzo – a un mese esatto da quando è stato costituito il Comitato e istituito il presidio permanente – entro il quale Occhiuto dovrà raggiungere Oppido oppure fissare un appuntamento per ricevere i rappresentanti del Comitato. Se ciò non avverrà, i cittadini hanno annunciato l’intenzione di recarsi a Catanzaro e manifestare davanti alla cittadella regionale.

Le proposte

Le proposte avanzate dal Comitato nel documento inviato ai vertici della sanità, sono state pienamente condivise sia dal sindaco che dal consigliere regionale. Nello specifico, il punto nodale e imprescindibile per il Comitato è l’istituzione di un presidio di gestione dell’emergenza/urgenza e il riconoscimento di zona disagiata. A tal proposito il consigliere Giannetta, secondo quanto riferito dal Comitato, ha sostenuto che «la legge nazionale è di rango superiore rispetto a quella regionale e quindi se è superato il dm 70/2015 non si può pretendere ciò che non è previsto per legge. Qualora ciò fosse possibile ben venga, stanno lavorando per capire anche questo», mentre il sindaco ha ritenuto che è effettivamente necessario il punto di assistenza emergenza/urgenza.

Il sit-in continua a oltranza

In conclusione, il Comitato ha ribadito che il sit-in continuerà a oltranza «fino a quando non si otterrà ciò che la legge consente a tutela di una zona disagiata. L’unico organo deputato a stabilire se e quale legge può essere applicata è l’organo giudiziario, mentre ai politici spetta solo l’onere di dare un indirizzo politico».

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