giovedì,Marzo 28 2024

Dialisi domiciliare a Reggio Calabria, l’Aned trova l’intesa con l’Asp

La speranza è di poter raddoppiare - a partire dai centri spoke di Polistena e Locri – il numero dei pazienti in dialisi peritoneale nel territorio reggino

Dialisi domiciliare a Reggio Calabria, l’Aned trova l’intesa con l’Asp

Ha riscosso grande consenso in tutti i partecipanti – responsabili dei centri dialisi e Aned – il tema della realizzazione di progetto dialisi domiciliare in ambito azienda sanitaria reggina.

L’incontro con i responsabili nefrologi per la costruzione del percorso della dialisi domiciliare, appena organizzato nei locali della direzione di via Diana dal commissario aziendale Lucia Di Furia, è il primo che -a memoria -si svolge a queste latitudini.

Ciò, costituisce di per sé segnale di massima attenzione e rispetto da parte del commissario Di Furia verso i professionisti aziendali e contemporaneamente verso Aned che aveva evidenziato la necessità di implementare il trattamento peritoneale e, ove possibile, l’emodialisi domiciliare, grazie a nuove moderne apparecchiature disponibili.

La speranza di Aned è quello di poter raddoppiare – a partire dai centri spoke di Polistena e Locri – il numero dei pazienti in dialisi peritoneale nel territorio reggino, trattamento che – oggi- viene gestito al GOM in 30 pazienti (8,5%) su un totale di circa 350.

Il progetto dovrebbe consentire di deospedalizzare almeno altri 30 futuri dializzati e quindi arrivare al 16% di pazienti in dialisi peritoneale, con il vantaggio per quest’ultimi di fare un trattamento più fisiologico e avere risparmi finanziari fino a oltre un milione di euro per il nostro sistema sanitario.

La fiducia di Aned è massima per il raggiungimento di tale obiettivo, sia per l’interesse dimostrato dai nefrologi e sia per le capacità manageriali dimostrate ampiamente in passato dall’empatica   e fattiva dottoressa Di Furia. 

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