venerdì,Aprile 19 2024

Trapianti, Mancini: «L’indice del dono vede la Calabria all’ultimo posto in Italia»

L'evento organizzato dall'Ordine dei medici di Reggio ha focalizzato lo “stato dell’arte” su un tema estremamente delicato e complesso

Trapianti, Mancini: «L’indice del dono vede la Calabria all’ultimo posto in Italia»

Trapianti d’organo e donazione, temi estremamente attuali, al centro dell’attenzione da parte dell’Ordine dei medici della provincia di Reggio Calabria.

Il corso di aggiornamento organizzato dallo stesso Ordine, con il patrocinio dell’Aido e dell’Associazione italiana Donne Medico e svoltosi nell’auditorium dello stesso ente, ha permesso, infatti, di focalizzare lo “stato dell’arte” su un tema estremamente delicato e complesso, registrando una nutrita partecipazione di medici, liberi professionisti, esperti del settore e rappresentanti del volontariato.

«La donazione da un punto di vista etico – ha sottolineato nel corso dell’incontro Giuseppe Zampogna, vicepresidente dell’Ordine dei Medici – affronta temi che sono assolutamente appropriati con i principi del medico e dell’Ordine. Questa giornata, quindi, è una celebrazione, un invito ad aderire alla donazione ed all’assenso per i trapianti.

Questo perché prima di tutto va migliorata la cultura della donazione e a questo proposito va detto che perché la Calabria non brilla certo rispetto a questo argomento, risultando ultima tra le regioni italiane con un indice del dono sotto la media nazionale, nonostante la presenza di qualche isola felice all’interno dello stesso territorio.

Occorre che la gente comprenda – rimarca il Vicepresidente dell’Ordine – che il trapianto rappresenta l’unica cura salvavita per tutte le gravi insufficienze delle funzioni epatica, cardiaca e polmonare mentre per quanto riguarda la funzione renale rappresenta una valida alternativa per tutti quei pazienti che sono già o che dovranno sottoporsi a dialisi. Trapianti, quindi, non solo salvavita ma che migliorano decisamente la qualità della vita e del contesto familiare facendo si che il trapiantato riprenda una vita normale».

Anche Nicola Pavone, presidente regionale Aido (Associazione italiana per la donazione di organi) conferma il dato negativo calabrese riguardo le donazioni. «La Calabria è tra le regioni meridionali che registra un alto numero di opposizioni. Complimenti all’Ordine dei medici per aver organizzato questa iniziativa di aggiornamento, anche perché occorre colmare il gap esistente tra le regioni meridionali, soprattutto la Calabria. Donare gli organi, è bene ricordarlo, rappresenta un gesto d’amore ma anche di solidarietà, perché proprio attraverso questo gesto si permette ad altre persone di vivere una vita normale. Ed in tutti i casi rappresenta l’unico antidoto alla morte.

In Calabria abbiamo due centri di eccellenza per il trapianto del rene, Cosenza e Reggio Calabria, ma la carenza di organi non permette a queste strutture di sopperire al fabbisogno e la lista d’attesa è sempre più lunga per i trapiantati».

Edoardo Sgrò, direttore f.f. della Divisione di Urologia abilitata al trapianto del Grande ospedale Metropolitano di Reggio Calabria ha fatto il punto della situazione: «I trapianti in questo momento sono in leggera ripresa dopo il periodo Covid che ha, invece, registrato un crollo in tutto il Paese.

Abbiamo anche eseguito l’anno scorso due trapianti da vivente con tecnica robotica grazie al robot “Da Vinci” da tempo operativo al Gom. Un dato, quest’ultimo, del tutto innovativo perché si tratta della prima volta in Calabria. D’altronde, parliamo dell’applicazione di nuove tecnologie che rappresentano un indissolubile valore riconosciuto a livello mondiale.

Anche la sanità reggina risulta al pari di altri Centri più avanzati, strutture ospedaliere che hanno ricevuto questa nuova tecnologia diversi anni prima di noi. Quello che invece ci preoccupa è la carenza di personale medico, insufficiente per far si che la complessa “macchina” dei trapianti possa operare nel pieno delle sue capacità».

Importante, forse decisiva, la collaborazione con le associazioni di volontariato. «Con l’Aido contiamo sempre di più, qui all’Ordine, di rendere più fattiva questa collaborazione – afferma Anna Rosaria Federico, coordinatrice della Commissione Rapporti Ordine, Società e Volontariato– perché si tratta di un argomento troppo importante e che deve essere portato avanti, parlando anche con i colleghi. Inoltre, anche in questo campo, essendo referente della ‘Medicina di genere’ dell’Ordine, posso tranquillamente affermare che si notano delle differenze e disuguaglianze nei riguardi della donna, secondo i dati maggiore donatrice, probabilmente perché più empatica e con maggiore sensibilità, ma minore ricevente. Vanno sensibilizzati, quindi, sia i Centri Trapianto ma anche le politiche in modo tale che ci sia maggiore equità nella donazione e nel trapianto»

Notizie ancora più dettagliate sull’argomento arrivano da Pellegrino Mancini, direttore del Centro regionale Trapianti del Gom.

«L’indice del dono vede la Calabria all’ultimo posto in Italia riguardo le dichiarazioni di volontà contrarie alla donazione dopo la morte a scopo di trapianto, rilasciate ai Comuni al momento del rinnovo della carta d’identità. Una cosa gravissima – afferma Mancini – perché vuol dire che non siamo minimamente coinvolti al problema, dal momento che il dato si traduce in quasi il cinquanta per cento di opposizioni.

Il lato positivo è che i dati ufficiali del Centro nazionale Trapianti, riguardo l’anno 2022, ci dicono che la Calabria, riguardo il Centrosud, si colloca, dopo il Lazio, al secondo posto come numero di donatori utilizzati per milione di popolazione. Questo vuol dire che le cose vanno meglio rispetto al passato ma ancora oggi tanti cittadini dicono di no anche in ospedale, dal momento che si arriva al 40 per cento di opposizioni nei nosocomi calabresi. L’incontro di oggi, quindi – conclude il direttore del Centro regionale trapianti – è davvero importante perché si rivolge a tanti colleghi ed è giusto che gli stessi vengano informati correttamente su quello che vuol dire l’importanza della donazione degli organi a scopo di trapianto».

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