giovedì,Aprile 25 2024

Donazione degli organi, Mancini: «Calabria ultima ma solo per il numero di dichiarazioni spontanee»

Il direttore del centro regionale trapianti conferma che in realtà la Calabria ha migliorato la sua performance rispetto al 2021 ma «è alto il numero di opposizione da parte dei familiari, serve più informazione»

Donazione degli organi, Mancini: «Calabria ultima ma solo per il numero di dichiarazioni spontanee»

La Calabria è in fondo alla lista delle ragioni per il numero di donazioni degli organi. Ma quel numero che etichetta la regione come fanalino di coda, in realtà va approfondito e spiegato. Per farlo abbiamo interpellato il direttore del centro trapianti regionale Pellegrino Mancini che, dati alla mano ci ha illustrato nel dettaglio una situazione che può decisamente migliorare.

I dati

«Se lo inquadriamo per bene e partiamo dall’indice del dono 2023 che è quello diffuso dal centro nazionale trapianti dobbiamo chiarire che è un indice che si riferisce a tutti i cittadini italiani che assieme alla richiesta della carta d’identità hanno dichiarato di voler donare o meno gli organi dopo la morte a scopo di trapianto. Questi sono i dati che si riferiscono al 2022. Purtroppo la Calabria all’interno di questi dati risulta sempre come regione all’ultimo posto in Italia per numero di dichiarazioni favorevoli alla donazione degli organi».

Le terapie intensive

Ma se è vero che la Calabria è in fondo alla classifica, è pur vero che nel dettaglio, tra i piccoli comuni, risultano tra i primi proprio tre comuni calabresi. In particolare nella provincia reggina Fiumara e Scilla superano l’80% dei consensi.
«Questo è un rapporto che viene fuori dai si e dai no ma l’algoritmo prende in considerazione anche gli astenuti. Infatti, quello che accade nelle nostre terapie intensive è diverso. Infatti, rispetto al 2021 il dato del 2022 è aumentato di oltre tre punti percentuale. A livello nazionale quello calabrese è un dato che è migliorato rispetto al 2021. Na non solo, è il migliore rispetto a tutto il centro sud. Eccetto che per il Lazio la Calabria è la seconda regione del centro sud ad aver migliorato addirittura i numeri del 2021 e si attesta come seconda regione della dell’Italia centro sud per quanto riguarda la donazione degli organi».

Le opposizioni

Rimane il nodo legato alle opposizioni dei pazienti. Proprio per questo è necessario fare sempre maggiore informazione affinché sia chiaro l’intento dei possibili donatori. «Le opposizioni che riscontriamo all’interno delle terapie intensive della nostra regione sono ancora un problema – ha confermato Mancini – e si riferiscono alle opposizioni che riceviamo dalle famiglie dei soggetti deceduti per una lesione cerebrale acuta. Familiari che nel momento del dolore purtroppo ci dicono di no alla donazione dei loro congiunti che ormai sono deceduti. Così impediscono a tanti pazienti che sono nelle nostre liste d’attesa di poter ricevere un organo per continuare a vivere. Dobbiamo ancora fare una grossa attività sul territorio per informare correttamente tutti i cittadini calabresi come succede in tutte le altre regioni italiane. È importante perché è una attività che consente a chiunque di noi domani si dovesse trovare nella necessità di ricevere un organo per continuare a vivere. Altrimenti non ci resterà altro che fare come stiamo facendo oggi andare a chiedere aiuto a tutti i centri di trapianto delle altre regioni italiane».

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