sabato,Aprile 20 2024

Ospedale di Polistena, il comitato denuncia «il caos al pronto soccorso»

Il movimento spontaneo a tutela della salute ha segnalato una situazione che sarebbe peggiorata dopo una «boccata d’ossigeno»

Ospedale di Polistena, il comitato denuncia «il caos al pronto soccorso»

«Allarme al pronto soccorso. Lo avevamo detto giorni fa, mai abbassare la guardia, in effetti dobbiamo purtroppo segnalare la gravissima situazione del pronto soccorso nell’ospedale di Polistena. L’arrivo dei medici cubani ha dato una boccata di ossigeno, ma dopo pochi mesi, fra malattie, ferie, trasferimenti e, aggiungiamo noi, la mancanza di direttive aziendali mirate a fronteggiare l’emergenza, si è ripiombati nel totale caos. Si sono create delle condizioni certamente non idonee ad offrire un servizio adeguato ai tantissimi utenti del territorio, pensiamo nel primo trimestre dell’anno in corso gli accessi al pronto soccorso sono stati circa 5000 (cinquemila)».

La denuncia arriva dal il comitato spontaneo a tutela della salute che evidenzia come «una direzione sanitaria che non riesce a trovare la quadra per gestire questa emergenza, che non riesce a innescare la tanta auspicata collaborazione fra i reparti, nell’attesa che si attivino i servizi territoriali che diano respiro al pronto soccorso e non solo.

Nel denunciare questa gravissima situazione, invitiamo la dottoressa Di Furia e chi ha poteri decisionali ai vari livelli, di attivarsi con urgenza a trovare le giuste “contromisure” per gestire questa situazione insostenibile, facendo leva sul personale umano a disposizione, certamente di livello, ma che puntualmente, è inevitabilmente, viene travolto dalle tante problematiche esistenti, in un clima di rassegnazione che non fa presagire nulla di buono.

Noi come comitato sentiamo il dovere di non girarci dall’altra parte, e diciamo senza tanti giri di parole che questo è l’inizio della fine, bisogna avere il coraggio delle scelte, scelte che non siano condizionate dalla paura di scontenare qualcuno, che sia esso, collega o politico, qui c’e’ un’emergenza e come tale va trattata. Serve personale medico, non sta a noi dirvi come e dove reperirlo, ma sta a noi, questo si, dirvi di intervenire con urgenza, prima che succeda l’irreparabile, cerchiamo di ridare la giusta dignità alla gente che altro non chiede che i propri diritti».

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